sabato 27 dicembre 2008

“I love cleaning” (nelle nuances del rosa)

Dal Filo Rosso di Concita de Gregorio del 24/12: “nei negozi di giocattoli nel reparto “femminile” il mini mocio, il mini folletto che aspira davvero, la lavastoviglie e il lavandino sono, racconta Federica Fantozzi, i regali prediletti. Per le bambine è previsto anche il grembiule che dice “I love cleaning” Sempre per la serie: modelli di comportamento, ne riparliamo tra 15 anni”.

Nell’articolo a pag. 23 Federica Fantozzi compila un incredibile elenco di accessori per bambine: claesing kit di Barbie, il Baby Folletto, il Carrello da tè Disney, la cucina delle Winx ….

Forse, più che una più o meno voluta aderenza a comportamenti maschilisti per organizzare “la giornata della casalinga in bozzolo“, si tratta di una semplice e scaltra mossa delle aziende di elettrodomestici (Lagostina, Tefal, Bialetti, Scavolini) che hanno fiutato il business e hanno aperto linee-baby nel mercato dei giocattoli. La mossa vincente (e pericolosa) è invece l’associazione della miriade di oggetti agli idoli delle bambine (dalle classiche Barbie e Biancaneve alle moderne Winx e Hallo Kitty).

Una caratteristica dell’angolo dello shopping al femminile, siano le destinatarie bambine o donne, è quello che la giornalista definisce brillantemente il “monoblocco nelle nuances del rosa”. Pensando agli adulti, mai come negli ultimi anni le campagne pubblicitarie degli oggetti tecnologici al femminile propongono cellulari, palmari, notebook, pc, fotocamere colorati di rosa (per non citare quelli tempestati di pietre preziose e con incise delle frasi melense). Come dicevamo qualche post fa: è importante declinare gli oggetti a seconda delle specifiche esigenze dei due sessi. Come dimostrano alcuni studi recenti, se gli uomini cercano prestazione, velocità e multifunzionalità, le donne apprezzano oggetti tecnologici leggeri, robusti ed efficienti. Qualsiasi sia il colore preso in prestito dall’arcobaleno.

domenica 21 dicembre 2008

Alla Libreria delle donne: imbarazzante o alienante?

Ieri mattina leggo sul giornale che alle 6 del pomeriggio ci sarà la presentazione dell'ultimo numero d "Via Dogana", la rivista ("di pratica politica" come la definiscono) della "Libreria delle donne". Decido di andare.
Posso essere sincera sincera sincera? La stanza dove si è tenuta "la riunione" e le dinamiche dell'incontro mi sono sembrate così fuori dal mondo che non so se la mia sensazione era più di imbarazzo o di alienazione!
Alla pareti foto di raduni anni '60, sul tavolo coperto da una tovaglia giallastra il Manifesto. Nell'aria un odore un pò di vecchio e un pò di sugo (dalla porta si intravedeva una cucina in piena regola dove ogni tanto qualcuno entrava per prendere un bicchiere di vino rosso e una ciotola di plastica con delle arachidi). Le donne presenti (in sala solo 2 uomini che cercano di fare i tecnici), tutte tra i 50 e i 60, hanno mediamente i capelli corti e vestono piuttosto sommessamente. Si chiamano tutte per nome (o soprannome).
La "riunione" inizia con mezz'ora di ritardo (alle 6 accendono il video e non funziona, maneggiano mezz'ora senza successo. Anche il microfono non va).
Cito solo Luisa Muraro, piglio deciso e delicato accento veneto (inter nos: un pò troppo direttiva per i miei gusti, ma di cercherò di approfondire il suo pensiero...) e gli interventi di Liliana Rampello (un pò troppo puntigliosamente critica per i miei gusti, ma cercherò di leggere...)
Cercando sulla rete le bio delle due intellettuali sono incappata in un vespaio di siti femministi.....vade retro!

giovedì 18 dicembre 2008

Manager dell'altro mondo!

Nella sua rubrica su Io Donna di sabato scorso Giovanni Floris racconta l'interessante storia di Maria Garana, 39enne neo ceo di Microsoft Spagna, premiata come donna manager dell'anno dall'associazione digirenti iberiche "perché ha organizzato la sua azienda sulla base della cosiddetta "doppia agenda": uguale importanza hanno, per il personale, gli impegni familiari e quelli di lavoro. Le agende, le giornate di lavoro, gli appuntamenti e le riunioni si organizzano in base ad un unico calendario che comprende le esigenze dell'impresa e quele della famiglia.
A inizio mese (o ad inizio settimana) si comunicano gli orari in cui la dipendente (o il dipendente) deve andare a prendere i bambini a scuola, o a nuoto, o a musica; si fa sapere da subito al personale quando bisogna andare dal medico, o quando la baby sitter è impegnata. Solo successivamente, sulla base delle esigenze dei dipendenti, si disegna l'agenda di lavoro.
"Essere un buon manager - ha spiegato la Garana - vuol dire tirare fuori il meglio da tutti, e l'unico modo per farlo è rendere compatibile la vita della famiglia con quella dell'azienda". Tutti ricordano cosa fece la Garana appena arrivata: non presentò ai dipendenti una lista di cose da fare, chiese piuttosto ad ogni dipendente di compilare la lista di tutto quello che, nell'ultimo anno, non era riuscito a fare per se stesso".

martedì 16 dicembre 2008

In pensione a 65 anni, parità non solo a fine carriera

Alcune reazioni alla proposta del ministro Brunetta di alzare a 65 anni l’età pensionabile delle donne:

Vittoria Franco, ministro ombra delle Pari Opportunità: «Noi del Pd sosteniamo le sue proposte sulla equiparazione dell'età pensionabile - scrive Franco in una lettera a Brunetta – e lei sostiene il nostro progetto che prevede misure per promuovere l'occupazione femminile e favorire la conciliazione fra lavoro, maternità e carriera».

I conservatori sono pochi, ma fanno molto rumore: Massimo D’Alema, l’ultrasinistra, Calderoli....
Per fortuna ci sono Emma Bonino, Mercedes Bresso, Barbara Pollastrini, Linda Lanzillotta, le studiose come Elsa Fornero....

Andiamo a curiosare su JobTalk e il blog della direttrice dell'Unità...

L'idea che mi sono fatta: non è nell’età pensionabile ma nella vita lavorativa (quando devono essere contemporaneamente lavoratrici-mogli-madri) che le donne hanno bisogno di attenzione e sostegno. Oltre al fatto che non si può non distinguere tra tipologie di lavoro diverse. W la piena libertà di scelta!

giovedì 11 dicembre 2008

Global gender gap report 2008

Il World Economic Forum ha analizzato la vita economica e politica, l’istruzione e la salute delle donne nel mondo.

Gli autori del rapporto hanno fotografato la condizione femminile in 130 paesi, che rappresentano il 90% della popolazione mondiale, alla luce di 14 criteri di valutazione: dalla percentuale di donne occupate nella manodopera locale, al tasso di quelle in ruoli di quadri, nelle alte professionalità e in posti di governo, alle differenze retributive, al livello di scolarità, alla speranza di vita.

L’Italia è 67ª con il 67,90% e ha migliorato di sette posizioni rispetto al 2007. E’ ancora 85ª per gli indicatori della vita economica, 83ª per la politica sanitaria e la speranza di vita, 46ª per la partecipazione alla politica e 43ª per il livello di scolarità raggiunto.

Le interviste delle co-autrici del Report: Saadia Zahidi e Laura D. Tyson
Il Report 2008 è sponsorizzato dal Women Leaders Programme Partners. La definzione su Wikipedia

martedì 9 dicembre 2008

Quando la rete è femminile (e non più femminista)

Animata discussione in occasione del convegno a Più libri più liberi su donne e nuove tecnologie, in cui sono stati presentati alcuni progetti al femminile: oltre a wenomomics, Pickwicki, neo community dedicata alla lettura, e Creative Four, neo società di comunicazione 2.0.

Interessanti i risultati dell’Osservatorio permanente dei contenuti digitali presentati da Cristina Mussinelli: in questi anni le nuove tecnologie e Internet – soprattutto nelle fasce più giovani di utilizzatori – sono diventate più “femminili”. La riduzione del gap di genere è sempre più forte, nella fascia under 20 addirittura nullo. Quello che differenzia uomini e donne è invece l’approccio: i primi prediligono la “meccanica” dello strumento (installazione programmi, download, gestione sistema operativo, file sharing, p2p), le seconda la dimensione comunicativa e pratica del mezzo (messaggistica istantanea, download musica).
Dal pubblico qualcuno ha subito obiettato che forse è anche quest’ultimo un pregiudizio. Le donne non sono capaci di sporcarsi le mani nel motore o semplicemente questa è una cosa che non interessa loro? In effetti, se si vanno a vedere gli studi sulle caratteristiche degli strumenti tecnologici richiesti dalle donne, la richiesta è di oggetti leggeri, robusti, efficienti (non rapidi, sgargianti, con tante funzioni). Apple piace di più di Dell perché ha un colore e una dimensione più “morbida”.

Brillante dibattito con il pubblico anche sulla presenza di donne sempre più giovani nel mondo imprenditoriale del web, che lascia spazio a iniziative superando i vincoli del genere e della generazione. Utile anche la riflessione nata da una domanda sul perché ci sono meno donne su Linkedin, il social network professionale per eccellenza: poiché in Italia lavora solo il 43% delle donne (contro il 71% degli uomini), il calcolo è bell’è fatto!

Unico neo la divagazione finale di tono vetero femminista sull’annosa questione delle donne non uguali ma equivalenti agli uomini...vi prego, basta con questo tono perennemente inkakkiato e molto poco costruttivo di certe sessantottine! :-((

venerdì 5 dicembre 2008

Donne, libri e tecnologie su Radio24

Coinvolgente discussione ieri in preparazione della trasmissione d Rado24 di domani mattina (h 9) de“La quota rosa” su donne, libri, tecnologia. E in particolare su stile femminili di scrittura e su spazi e libertà di espressione.

Interessanti le parole di Ginevra Bompiani di Nottetempo e di Bianca Spadolini di Armando nel definire le caratteristiche dello stile femminile di scrittura: un’adesione diretta ed espressiva alla propria esperienza, un coraggio di parlare di sé senza essere memorialisti. Esattamente lo stile espressivo, delicato e intimo che si trova nei romanzi di Milena Agus.
Il foglio di carta, come il blog, sono un pò come "una stanza tutta per sè"...

Pensando a womenomics, la conduttrice Elisabetta Fiorito ha acutamente osservato che ancor oggi le teorie economiche più famose sono state formulate da uomini (da Adam Smith in poi).
Womenomics, neologismo coniato un paio di anni fa da un giornalista (uomo) dell’Economist e fenomeno studiato da un analista (uomo) di Goldman Sachs, finalmente (e proprio perchè tema squisitamente femminile) di recente sta cominciando a raccogliere contributi ed elaborazioni teoriche da studiose, giornaliste, docenti a livello internazionale (Avivah Wittenberg-Cox and Alison Maitland) e nazionale (Alessandra Casarico e Paola Profeta, Bocconi)

Ascolta la trasmissione dal sito si Radio24

giovedì 4 dicembre 2008

Dal glass ceiling al glass cliff

Un tema di grande discussione a livello internazionale è la situazione delle donne in posizioni dirigenziali che si trovano spesso sole di fronte a situazioni molto rischiose, al cosiddetto glass cliff: "Most famously Carly Fiorina (Hewlett Packard), Kate Swan (W.H. Smith) and Patricia Russo (Alcatel-Lucent) were all appointed to top positions at a time of "tumbling share prices. "Not that women are uniquely drafted into crisis ridden situations—plenty of male leaders find themselves in equally rough waters—but women can be especially at risk.
Recent research points to a clear-cut difference between men and women's ability to weather risk and failure. Data contained in a recent Harvard Business Review report shows that when female executives wrestle with stormy weather and fail to right the ship corporate cultures can be unforgiving. Women leaders are seriously isolated, without mentors or sponsors or the equivalent of the "old boys' network" they find it impossible to rally support in the wake of failure. More so than men they crash and burn
". (Harvard Business blog)

Il tema del glass cliff è presente anche nell'ultimo libro di Concita De Gregorio, Malamore, che interpresa però il tema come tendenza delle donne a cercare il pericolo come abitudine di mettersi costantemente alla prova.

martedì 2 dicembre 2008

Un Natale austero e concreto

Qualche idea per un regalo che può cambiare concretamente la vita di una donna e dei suoi bambini.

Una macchina per cucire per permettere a una donna di iniziare un’attività che la renderà autonoma; una visita ginecologica con ecografia per una futura mamma; un corso di alfabetizzazione, igiene, sanità di base e diritti umani. Oppure delle sementi una capra, un bufalo o 10 galline. Ecco la proposta dellaFondazione Pangea onlus, (un’organizzazione no profit che dal 2002 lavora per favorire condizioni di sviluppo economico e sociale delle donne) brillantemente presente anche su Facebook con una pagina di fan.

Pensando all'istruzione dei bambini c'è “Riscriviamo il Futuro”, la campagna di Save the Children che ha lo scopo di garantire entro il 2010 istruzione di qualità a 8 milioni di bambini che vivono in paesi guerra o post-conflitto. La nuova campagna.
Tra i videomessaggi promozionali della campagna, interessante quello su Youtube di Veronica Pivetti: "aiutare una bambina ad andare a scuola significa aiutare le sue condizioni di vita nel presente ma soprattutto gettare le basi di un futuro diverso per lei, i suoi figli, l'intera società."

Energia, intelligenza e competenza

«So che Hillary Clinton porterà grande energia, intelligenza e competenza in questo posto... Io e lei condividiamo un amore profondo per gli Stati Uniti. Le voglio molto bene, lei ha lavorato duramente per questo Paese». Condoleeza Rice

Dopo l'elezione di Obama, secondo chapeau agli Stati Uniti! Come nota anche Concita De Gregorio nell'editoriale di oggi, "la bella frase con cui Condoleezza Rice cede il posto ad Hillary Clinton segnala al di là della forma un'autentica condivisione del senso dello Stato. Forse è che noi qua ne siamo talmente a digiuno che ci piace anche solo sentirle, certe parole, pazienza se sono di circostanza".

sabato 29 novembre 2008

Womenomics & Wikipedia

"Womenomics" non esiste nè nella Wikipedia internazionale nè nella versione italiana. Bisogna provvedere subito a questa mancanza! Adesso mi metto al lavoro...

Passeggiando in libreria

Osservazioni dopo una serie di passeggiate in grandi librerie: i romanzi di "letteratura femminile" (chick lit & dintorni) sono spesso posizionati vicino ai libri di humour.
I saggi sul mondo femminile (che nei paesi anglosassoni chiamano "gender o women's writing") sono accanto allo scaffale che contiene testi su gay, devianze psichiche, killer, ect...
C'è davvero da meditare sulle categorie mentali di chi organizza gli scaffali!
Per un percorso alternativo bisogna farsi un giro monotematico alla libreria di via Dogana a Milano o in via Fiesolana a Firenze...

Cintura rosa

In questi giorni il progetto "Cintura rosa" del Comune di Milano (corso di lezioni teoriche e di arti marziali di base per aiutare il pubblico femminile a potenziare il proprio livello percettivo e cognitivo in relazione alle situazioni di pericolo) organizza una serie di incontri su violenza domestica e stalking, persecuzione "di gran moda" in questi ultimi tempi...

martedì 25 novembre 2008

Giornata internazionale contro la violenza alle donne

Si celebra oggi la “Giornata internazionale contro la violenza alle donne”, una data istituita il 17 dicembre 1999 dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite (risoluzione n° 54/134) in ricordo delle tre sorelle Mirabal, torturate, stuprate e uccise dai servizi segreti militari di Santo Domingo, nel 1960, sotto la dittatura di Trujillo, per aver voluto visitare dei prigionieri politici.

"Occorre fare di più per dare esecuzione alle leggi esistenti e combattere l'impunità: bisogna combattere atteggiamenti e comportamenti che tendono a condonare, tollerare, giustificare o ignorare la violenza commessa contro le donne". E' l'appello del Segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-Moon.

In Italia, secondo l'ultima indagine Istat commissionata lo scorso anno dal Ministero dei diritti e delle pari opportunità del precedente Governo, oltre 14 milioni di donne italiane sono state oggetto di violenza fisica, sessuale o psicologica nella loro vita. La maggior parte di queste violenze arrivano dal partner (come il 69,7% degli stupri) e la grandissima maggioranza (oltre il 90%) non è mai stata denunciata. Solo nel 24,8% dei casi la violenza è stata ad opera di uno sconosciuto, mentre si abbassa l'età media delle vittime: ben un milione e 400mila (il 6,6%del totale) ha subito uno stupro prima dei 16 anni.

La voce del ministero delle pari opportunità

lunedì 24 novembre 2008

YouTube Visionary Award per Rania

YouTube ha incoronato Rania di Giordania per la sua campagna a colpi di video contro i pregiudizi sul mondo arabo. La Regina ha raggiunto oltre 3 milioni di contatti e il 22 novembre è stata premiata a San Francisco con il primo “YouTube Visionary Award” che il celebre sito assegna da quest’anno a chi mette in comune “a livello globale” materiale e proposte per cambiare “in modo positivo la società”.
Rania ha smontato a uno ad uno i pregiudizi “su quella parte del mondo che io chiamo casa": terrorismo islamico, delitti d’onore, diritti delle donne arabe.
“Non è vero che le donne arabe non lavorano" mentre sul video scorrono una serie di dati sulle donne in Parlamento: 7 in Giordania, 30 in Siria, 30 in Algeria, 34 in Marocco, 35 in Sudan.

Il canale su Youtube è anche in italiano! Una chicca: Top 10 while accepting award at YouTube Live

Donne e violenza. Aspettando domani

Sabato a Roma il corteo di 150 mila persone organizzato dalla Rete nazionale di femministe e lesbiche in vista della giornata mondiale contro la violenza sulle donne del 25 novembre.
Nel mirino Carfagna e Gelmini rispettivamente per il ddl sulla prostituzione per il progetto di riforma della scuola.

Secondo lo studio della Casa Internazionale delle Donne di Roma e di Bologna, ogni tre giorni in Italia una donna muore per le violenze subite da un uomo. In particolare, nel 2007, sono 126 le donne uccise a causa delle violenze perpetrate dagli uomini. Tra questi, 44 sono i mariti, 11 i fidanzati o i conviventi, nove gli ex mariti e gli ex fidanzati, 10 i figli e 14 gli sconosciuti.

L'appello di Donna Moderna e il video di Vanessa Incontrada a sostegno del progetto Pangea contro la violenza.
A Roma oggi il PD propone l'incontro "Non da sola. Più prevenzione. Più solidarietà. Più libertà"

Comandare è fottere

Nel suo "Manuale politicamente scorretto per aspiranti carrieristi di successo" il macchiavellico Pier Luigi Celli dedica un capitolo a "Femminile manon troppo (dell'arte della seduzione)".
Ai sui lettori (che immagina evidentemente solo maschi) dice: "Se dovete fa carrera, affrettatevi. Prima che le donne arrivino in forze. Perchè ormai siamo al limite: la valanga rosa è sul punto di approdare dove voi avere prosperato impuenemente per anni. Che sia giusto, è indubitabile. Che faccia piacere, forse non è così scontato, eppure avverrà. E voi vi stupirete di quanta forza metteranno nel presidiare le loro progressive conquiste, fino al punto di espellervi per manifesta inferiorità".
La prima (la più rozza e sconsigliabile secondo l'autore) controffensiva che gli uomini possono mettere in atto è la classica manovra di puntare direttamente ed esclusivamente alla valoriazzazione del fascino della controparte femminile (dimenticandosi o sottovalutando la testa).
La seconda, questa veramene macchiavellica, è mettersi al servizio dellla moglie del capo, ampliando gli spazi della sua espansione e leggittimando, via via, la sua presenza impropria in azienda. "Le più grandi alleate della resistenza alle pari opportunità (che pure ha già in proprio una sua storica base dnella tradizione del paese) sono le mogli/compagne dei capi)".
Se poi una donna arriva al potere, c'è ancora una possibilità per l'uomo: "Anche le donne faranno i loro errori, il più grave dei quali (quasi inevitabile, all'inizio) è quello di comportarsi "al maschile" selezionando il più possonile al femminile. "Si può aspettare fiduciosi. Nella più di una corte femminile risulterà indigesta a chi, donna, sia arrivata al potere. E'2 solo questione di tempo".

giovedì 20 novembre 2008

Estero al femminile

In Francia si contendono la guida del partito socialista Sègoléne Royal (ex candidata alle presidenziali 2007) e Martine Aubry (ex ministro delle 35 ore)
La stampa parla di guerra all'ultimo sangue tra le due dame.

Negli Stati Uniti Hillary Clinton potrebbe diventare Segretario di Stato (seguendo la strada già percorsa da Madeleine Albright e Condoleeza Rice). Valery Jarret, collaboratrice di lunga data di Obama, è stata nomianta senior adviser della Casa Bianca e assitente speciale per le relaizoni pubbliche. Il Sole24Ore di domenica titola la notizia “Per Obama una squadra al femminile”.

Due forme diverse di forzatura della notizia, mi sembra. Si parla però di donne impegnate che trovano un loro spazio e riconoscimento. E questo fa sicuramente piacere.

Men vs women: stereotipi in cartoon

Video del grande Bozzetto. Molto divertente, nonostante - mi si consenta - si vede che è stato fatto da un uomo!

martedì 18 novembre 2008

«Chi paga per i peccati dell’uomo?»

Una donna nuda stesa su un materasso bianco nella posa della crocifissione. Per la giornata mondiale contro la violenza sessuale, il Telefono Donna (e l'agenzia la Arnold WorldWide) ha scelto un'immagine shock che a Milano, però, rischia di restare nei magazzini invece di finire sui pannelli di affissione. L'assessore all'Arredo Urbano del Comune, Maurizio Cadeo, ha infatti annunciato che cercherà in tutti i modi di impedire che il manifesto di Telefono Donna finisca sulle strade.
Si difende Stefania Bartoccetti, presidente di Telefono Donna: «Io sono cattolica praticante. La crocifissione vuole solo essere l’immagine della sofferenza estrema».

Primo dubbio: tentativo di imitare lo stile Toscani?
Secondo dubbio: a essere strumentalizzata è la croce o il corpo femminile?

"Sto studiando per costruire il mio Paese"

Due talebani avevano spruzzato acido sul viso di un gruppo di ragazze afghane per sfigurarle e impedire così loro di andare a scuola. Ma una di loro, seriamente ferita, soprattutto agli occhi, si ribella. Dall'ospedale, la liceale 17enne Shamsia dichiara "ecco il messaggio ai miei nemici: anche se lo rifaranno altre 100 volte, io continuerò i miei studi". Un fatto che si commenta da sè.

giovedì 13 novembre 2008

Macho management

In un recente articolo del Finantial Times dall'illuminante titolo "Icelandic women to clean up ‘male mess’" si racconta il caso di 2 banche islandersi che hanno scelto 2 donne per risollevarsi dalla crisi.
Il quotidiano londinese ha condotto una ricerca su 350 società quotate in borsa rilevando che le manager donne a volte mettono in atto stretegie ancora più aggressive e rischiose degli uomini. "Le donne non sono contrarie ai rischi, li prendono in modo più consapevole" sostiene Susan Vinnicombe, esperta di gestione aziendale.
Michael Edwardes coined the term "macho management" to describe testosterone-driven business cultures which emphasized risk-taking and aggressiveness over stewardship and long-term outlook.

"Rest in peace tank so much"

Onore a mama Africa.
"Diceva: sii vera al 100% e abbi il coraggio di comunicare quello in cui credi, non importa come reagiranno" ricorda Angelique Kidjo, erede naturale della grande cantante

domenica 9 novembre 2008

Le streghe con i tacchi a spillo

Venerdì sera alle Invasioni Barbariche su La7 incontro/scontro tra 2 giornaliste (che, si vede lontano un miglio, come tutte le prime donne, non si stanno tanto simpatiche) per presentare l'ultimo libro della Gruber: "Streghe"
Lilli appare come sempre molto sicura di sè, della sua intelligenza e della sua bellezza. Al limite del fastidio. Si tocca spesso la capigliatura, costruitissima.
Ad un certo punto la telecamera si sofferma su un'inquadratura che riassume l'atmosfera: le scarpe delle 2 giornaliste, entrambe elegantemente nere e dai tacchi vertiginosi, si sfiorano...
La scena mi ha fatto venire in mente un libro di un'autrice americana recentemente tradotto da Corbaccio: "Nemiche. Donne e rivalità: la competizione al femminile" che si propone di spiegare perché le donne trovano irresistibile fare lo sgambetto alle altre donne.

mercoledì 5 novembre 2008

Yes, we can

Applausi all'America che ha promesso di cambiare e ha fatto il primo importante passo! Io, devo ammetterlo, alla corsa delle primarie avevo "votato" per Hilary Clinton ma solo ed esclusivamente perchè donna (che dopo la sconfitta si è data comunque un gran daffare per sostenere Obama).
Un uomo giovane, afroamericano, carismatico e "poeta" come lo ha definito Toni Morrison, è una grandissima scelta. Chapò agli americani!

martedì 4 novembre 2008

Women & Technology

Su LinkedIn è stato aperto un gruppo dedicato a Womentech®, una rete di professionisti attorno agli argomenti di Women & Technologies. Una proposta italiana simile al fortunato "Women in Technology" inglese?

Da segnalare inoltre che il MIT ha recentemente presentato un paperback su "why women are dramatically underrepresented in computer science and what can be done to rectify the situation": J. McGrath Cohoon, William Aspray, Women and Information Technology: Research on Underrepresentation, MIT 2008

“Stelle a destra”

Recentemente proclamata "il volto" del governo e subito dopo definita "calendarista alle pari opportunità" da Paolo Guzzanti, il giorno in cui il Senato iniziava a discutere il suo disegno di legge sulla prostituzione, Mara Carfagna ha presentato insieme a Cossiga e Alemanno il suo libro "Stelle a destra", una galleria di ritratti di politiche di successo.
Il libro, edito da Aliberti, racconta la storia di otto grandi donne di destra che hanno fatto sentire la loro voce su grandi temi - dalla Thatcher alla Dati, dalla Rice alla Livni - "Otto esempi illuminanti, campionesse del conservatorismo contemporaneo" che hanno fatto e stanno facendo la storia della propria patria.
Lo slogan del libro: Le donne ce la fanno. Margaret Thatcher, Yulia Tymoshenko, Angela Merkel, Ayaan Hirsi Ali, Rachida Dati, Condoleezza Rice, Tzipi Livni e Sarah Palin. Ce l’hanno fatta. Hanno infranto il muro del pregiudizio e dimostrato che la leadership al femminile non è una chimera. Che le donne, la politica, la sanno fare bene. In alcuni casi anche meglio.

Io, che cerco di leggere tutto sull'argomento, devo ammettere che dovrò forzarmi un pò per aprire le pagine di questa novità editoriale...

mercoledì 29 ottobre 2008

«Concitina»

Vorrei riportare fedelmente (perchè condivido pienamente) le parole scritte oggi da Maria Laura Rodotà sullo scontro in tv tra il direttore de l'Unità e il ministro La Russa: gli affondi e «Concitina». Non basta essere bella e gentile, nella politica italiana; appena fai un'obiezione ti danno addosso.

Ignazio La Russa e Concita De Gregorio nel fermo immagine da Sky Tg24 (Ansa). Per anni ho avuto la fortuna di lavorare in pool con Concita De Gregorio (vabbè, pool; lei trovava tutte le notizie e io, nota succhiaruote, le suggerivo in cambio tre battute cretine). Conosco il suo valore, apprezzo la sua diversità (da me e da altre giornaliste con caratteraccio). Confesso, a volte ho avuto dubbi sul suo garbo incredibilmente femminile nel porgersi e nell'argomentare. Io parto con la katana,
come tante altre, con risultati esigui. Lei, col suo gentile concitismo, è riuscita
a dirigere un giornale storico della sinistra italiana. Pare non basti, però, per
farsi rispettare. Basta vedere la videoclip in cui Conc. argomenta pacata e Ignazio La Russa la tratta come mai tratterebbe la ragazza dell'hair salon che gli fa il colore.
Urla, insulti, condiscendenza, e anche un bel «Concitina» ( fanno merenda insieme?Sono stati fidanzati? Posso garantire di no; e allora perché?). Però il clip è istruttivo. Mostra un dato evidente che ormai, per esasperazione, per paura di venir bollate come femministe carampane, fingiamo di ignorare. Non basta essere una femmina bella e gentile, in Italia, nella politica italiana; appena fai un'obiezione ti danno addosso trattandoti come un pedalino (no, sul serio: credete che 'Gnazio si sarebbe comportato in quel modo con un direttore uomo? Non mentitevi). Ce n'è di strada da fare. Forse le Concite e le Black Mambe dovrebbero prenderne atto e agire/reagire insieme, ogni volta che qualcuno fa numeri del genere. Però che vergogna, che fatica (io preferivo quando Concita lavorava per tutte e due, ad esempio).

domenica 26 ottobre 2008

Dalla Cina con amore


Ecco l'offerta editoriale per le ragazze della Cina "neocapitalista" di oggi (che rischia di avere sempre più maschi che femminile a causa della politica del figlio unico e del conseguente aborto selettivo): pura chick lit! molto colore, non so quanta sostanza...

La nuova Unità

Da ieri in edicola la nuova creautura di Concita De Gregorio. La campagna promozionale, affidata al sempre pungente Toscani, campeggia nelle stazioni dei treni e della metro, da Milano a Roma.
Impostazione innovativa nella grafica e nella struttura del giornale. Nuove rubriche e nuove firme. Me la comprerò per un pò per studiarla meglio...Ammetto fin dall'inizio di essere un pò di parte...

News in libreria: Concita e Lilli


Due autorevoli visioni femminili sul mondo della donna di oggi a confronto: Lilli Gruber, neo conduttrice di "Otto e Mezzo" e Concita De Gregorio, neo direttore dell'Unità. Ieri ho cominciato a leggere "Malamore", titolo decisamente più accattivante....

martedì 16 settembre 2008

Grambiulini e puttane

"Ci sono purtroppo tante cose serie e drammatiche e tragiche di cui occuparsi ma alle ministre belle è stato dato il compito del fumo negli occhi, grambiulini e puttane, tutte cose che fanno gola all'informazione e distraggono dalle cose irrisolvibili che così paiono risolte." (N.Aspesi, Repubblica, 16 settembre)

giovedì 11 settembre 2008

No basta dire donna


Sull'Unità di oggi splendido collage di punti di vista (Lori, Maraini, Ravera) sul fattore D nella società, in politica (Palin, Chacon, Carfagna, Rice, Albright), nel lavoro (Marcegaglia, Fucito).
Ho fotocopiato il paginone e l'ho fatto leggere a un pò di giovani donne, A breve i loro commenti online...

mercoledì 10 settembre 2008

Soffitti di vetro & nuove icone femminile

Dopo Concita De Gregorio alla Direzione de L'Unità Monica Mondardini diventa Amministratore Delegato dell'Editoriale L'Espresso.

Aldo Grasso, commentando la presenza della neodirettrice dell'Unità a Ballarò, sostiene che "la sinistra ha un tremendo bisogno di una fata turchina o castana o bionda, insomma di un'icona femminile cui affidarsi, soprattutto diversa, molto diversa da Livia Turco. Non tanto un ciclone alla Sarah Palin (anche se...) quanto una Abby Bartlet di «The West Wing» o una Kitty Walker di «Brothers & Sisters».
Mi sa che Aldo forse ha guardato troppa tv....

giovedì 28 agosto 2008

La lezione di una donna

Dall'Unità di oggi: il commento di Concita De Gregorio sul discorso di Hillary Clinton alla convention democratica: "Si può perdere vincendo. Guardate, si fa così: si sale sul palco, si saluta e si sorride, si dimenticano diciotto mesi in sette passi, si arriva al microfono e si nomina per venti volte in venti minuti l’avversario, si chiede che neanche un voto vada perso e si ricevono in cambio 39 applausi della sala in piedi. Sembra una semplice equazione matematica eppure nessuno al mondo ancora aveva trovato la formula. Hillary Clinton in venti minuti ha portato la politica dieci anni avanti. Cento, se pensiamo a noi. “Barak Obama è il mio candidato e deve essere presidente. Voglio che vi chiediate: avete votato per me o per chi deve vivere col salario minimo, per chi è ammalato e non ha soldi per curarsi,per gli invisibili di questo Paese?”. Per chi avete votato: per una persona o per un progetto? Certo: Hillary è stata sconfitta. Certo: avrebbe preferito vincere. È vero: la convention è solo uno spettacolo retorico. Però c’è una ragione se l’America e il mondo si lasciano incantare da una donna talmente forte da potersi permettere di piangere, una che cade e si rialza senza un lamento. È una lezione difficile da imparare e così semplice da capire: “È ora di riprenderci il Paese che amiamo”, c’è un solo modo per farlo. Un solo modo per vincere."

giovedì 31 luglio 2008

Le mood woman dell'estate 2008: la "seduzione impegnata"

"Bambole senz'anima e bellone tutte curve addio. Per l'estate 2008 vince il modello Carfagna o Prestigiacomo. Dopo anni di dominio delle mangia-uomini liftate, "super esposte" e con scollature da infarto, per gli esperti non c'è dubbio, l'estate 2008 sarà dominata da donne sexy, ma intelligenti e impegnate, mai "eccessive" o appariscenti, con un look elegante e rigorosamente "al naturale".
Questo il risultato di uno studio realizzato da BocconiTrovato&Partners condotto coinvolgendo alcuni tra i più importanti esperti d'immagine, di comunicazione e di tendenze italiani e direttori delle più importanti testate life-style.
"Volevamo capire quali sono i modelli di femminilità che fanno moda questa estate, ovvero quelle donne che per look, immagine, carattere e personalità riescono poi a diventare i modelli di riferimenti cui tutte le donne vogliono ispirarsi. E i modelli della femminilità, così come le armi della seduzione stanno cambiando - sottolinea Saro Trovato, mood maker e Presidente della BocconiTrovato&Partners -. E per quest'anno la sobrietà, la ricercatezza, l'impegno nel sociale e nella politica la fanno da padroni. La novità assoluta è che la bellezza non è mai stata associata alla politica, ma l'attuale governo ha fatto si che questo accada. Ritorna il mito di Jaqueline Kennedy ovvero la donna che è al centro del potere, ma allo stesso tempo trasmette un'immagine internazionale di bellezza e femminilità".

giovedì 24 luglio 2008

"Sono cose riservate, appartengono alla vita"

Martedi sera la puntata di Porta a Porta Estate dal titolo “Quando il peccato faceva scandalo” ha ripercorso la storia d'amore tra il leader comunista del PCI dal '45 al '64, Palmiro Togliatti (1893-1964) e Nilde Iotti (1920-1999), e l'amore tra il campionissimo del ciclismo Fausto Coppi e la "dama bianca" Giulia Occhini.
Quella tra Palmiro Togliatti e Nilde Iotti, compagni dal '46 al '64, è una relazione che esce allo scoperto nel ' 48, in occasione dell' attentato al leader del partito comunista, e che il Pci non accettò per lungo tempo perché Togliatti era già sposato.
"Allora il partito aveva venature moralistiche, bacchettone. Io ero troppo giovane per essere un testimone, ma e' noto che ci furono storie dolorose, anche Luigi Longo si innamoro' di Bruna Conti e lascio' Teresa Noce. L' atteggiamento del Pci risentiva, forse, di un residuo della mentalita' clandestina e, d' altra parte, in nessun altro partito si faceva tanto per l' emancipazione femminile. Il Pci di allora seppe formare quadri femminili, ma con grandi difficolta' , pagando prezzi" (Aldo Tortorella)

martedì 22 luglio 2008

Lulu e la tecnologia al femminile

Sul sito di self publishing Lulu è disponibile in download gratuito il libro collettaneo Un altro genere di tecnologia a cura di Tommasina Anna Capitani.
Il libro propone un approccio di genere verso le tecnologie sostenendo che nel mondo anche nel mondo della Rete (che si pretende innovativo per definizione) il simbolico è e rimane quello “tradizionale” (maschile), solo apparentemente neutro.
Il commento è un pò (troppo) di parte. Diamoci un'occhiata e poi ne discutiamo....

lunedì 21 luglio 2008

Prossimamente su questo schermo...

Suggerimenti di letture in rosa per le vacanze!

Le Tecnovisionarie® 2008

La creatività femminile al servizio della tecnologia, il ruolo delle donne nella ricerca e innovazione trovano consacrazione nel Premio Le Tecnovisionarie® 2008 - BlackBerry Women and Technology Award che sarà presentato a Milano il 24/07.
La consegna del Women and Technology Award avverrà all’interno della Conferenza Women & Technologies: research and innovation che si terrà l’8/09 nell’ambito dell’IFIP WCC (World Computer Congress), per la prima volta in Italia dal 7 al 10 settembre.
La Conferenza rappresenta il luogo ideale per celebrare il ruolo della donna nell’universo della tecnologia, invertendo gli stereotipi e sviluppando nuovi argomenti di confronto.
Una giuria di esperti premierà la donna italiana che ha testimoniato con il proprio lavoro nel mondo della ricerca, dell'impresa o della Pubblica Amministrazione di saper coniugare creatività, innovazione e qualità della vita.
BlackBerry Women and Technology Award Winners 2008 in UK: What is exacerbating the gender imbalance in the UK's IT workforce and what can be done to reverse its impact?

venerdì 18 luglio 2008

Denaro e competizione

Novità in libreria su 2 parole "scottanti" quando vengono declinate al femminile: i soldi (le donne fanno fatica a chiedere più denaro) e la competizione (le donne spesso non vogliono e non riescono ad ammettere la rivalità):

Rosanna Massarenti, Donne & denaro. Regole e consigli per diventare davvero padrona della tua vita, Mondadori

Susan S.Barash, Nemiche. Donne e rivalità: la competizione al femminile, Corbaccio

Invece Concita

Concita De Gregorio chiamata da Soru alla guida dell’Unità. E come faremo noi senza le sue storie settimanali raccontate nella sua rubrica su Io Donna?
Con quella sua delicata e acuta associazione di pensieri tipicamente femminile (sai dove parti, non sia dove arrivi), il suo humour spagnolo, il suo punto di vista solido e sognante...
Chissà perché ho sempre immaginato che scriva i suoi pezzi in una casa di campagna tra piante selvatiche profumate...

Giardino Bellisario

La scorsa settimana il parco di piazza Udine (per le non milanesi si tratta di una piazza della zona nord-est di Milano) è stato dedicato alla memoria di Marisa. Bellisario.
Poiché io in quel parco di passo tutti i giorni per andare in ufficio e l’ho sempre considerato una zona di passaggio poco attraente, la dedica mi ha stupito molto e da quel giorno ho cominciato ad osservarlo con attenzione. In effetti è un piccolo angolo di verde pieno di giochi e per questo sempre rumoreggiante di bambini di ogni colore a qualsiasi ora della giornata. Nelle panchine e nei vialetti passeggiano lentamente vecchiette con le loro badanti straniere.
Ciò che rende originale questo parchetto dagli altri spazi verdi cittadini è il Bibliobus parcheggiato sul lato nord. Si tratta di una specie di biblioteca mobile, recentemente osannata dalla cronaca locale per il cotributo dato alla lettura d
Un po’ come l’autobus a cui va a chiedere un libro la regina descritta da Bennet ne “La lettrice sovrana”….

lunedì 30 giugno 2008

Meritocrazia

Tra i pochi uomini presenti allo Strehler, Roger Abravanel (tra i leader piu’ accreditati di top management consulting) per presentare il suo "Meritocrazia. Quattro proposte concrete per valorizzare il talento e rendere il nostro paese più ricco e più giusto".
«Gli italiani raggiungono l’eccellenza all’estero, ma in Italia i migliori faticano a prendere posizioni di potere e responsabilità, soprattutto le donne. Il merito come terapia d’urto per fare tornare l’Italia dinamica e fiduciosa nel futuro: questa la stimolante idea di questo libro.» Emma Bonino
Discussione interessante cominciata sul blog

L'esercito Bellisario


Giovedì 26 XX edizione del Premio Marisa Bellisario: Teatro Strehler invaso da donne di ogni età. Nelle prime file spiccano le pettinature bianco-argento. Dietro volti giovani e tenaci. Look curati e bizzarie colorate.
Si respira aria di festa, voglia di affermazione, desiderio di condivisione.
E' la celebrazione annuale del lavoro della Fondazione Bellisario e del suo network (rete e lobby).
Sul palco salgono la Lanfranchi (presentatrice spigliata ma con tacco forse un pò troppo alto per l'occasione), il sindaco Moratti, il ministro Gelmini (ma dov'è finito il ministro delle pari opportunità?!?), la presidentessa Lella Golfo (una bomba di energia), giornaliste (Vera Montanari impeccabile, peccato il poco tempo concesso al suo talk show) e le vincitrici della Mela d'oro 2008 (tra le varie, mi è piaciuta particolarmente Elisabetta Belloni, capo unità di crisi Ministero degli esteri)
Intermezzo musicale della Vanoni, voce tanto celestiale quanto irriconoscibile è il suo volto...

domenica 18 maggio 2008

LA presidente della Crusca

Dopo la scomparsa di Giovanni Nencioni, presidente dell'Accademia per 28 anni,
Nicoletta Maraschio è la prima presidente donna a capo dell'Accademia della Crusca, garante suprema e custode della lingua italiana.
"Sarò la presidente" ha detto la professoressa. Nè presidenta nè presidentessa dunque, il linguaggio ha una sua coerenza che va rispettata. "Altre lingue come lo spagnolo sono più malleabili, più aperte, rispetto alle evoluzioni della società".
La lingua italiana è più rigida, come la società alla quale dà voce.
"Anche da noi l'Accademia ha già preso posizione da tempo sul tema. In passato, i titoli professionali erano declinati al femminile solo per i lavori più umili. Oggi, invece, bisogna adeguare anche i titoli più "nobili": la ministra, la deputata, ecc.".
Il processo è avviato e a vigilare sulla sua evoluzione d'ora in poi sarà una presidente.

sabato 17 maggio 2008

Womenomics: future brand trend uncovered

Secondo Design Week e il Future Laboratory "Womenomics" è uno dei brand emergenti assieme a: Soft branding, Concierge culture, Food futures, New mass affluents, The slash/slash generation.

The shift towards softer, more emotional and intuitive brands and products will be just one of the trends that designers need to be aware of next season, says trend research group The Future Laboratory. ‘Womenomics’ – or ‘soft branding’ – is just one of five trends that will be explored at Future Laboratory’s forthcoming bi-annual Trend Briefing Day in April.

Chris Sanderson, creative director at Future Laboratory and Viewpoint Magazine, says, ‘We don’t want to suggest that designers should be reinventing the wheel every six months. What we are concerned about showing are the ideas and issues that are relevant to design and designers.’

One suggestion is that designers should prepare to welcome ‘soft branding’ with an awareness of the rise of the feminocracy and indulgence decade. Tom Savigar, strategy and insight director at Future Laboratory, says that this does not mean that branding and packaging should be pink, but it is about making products more intuitive – like the ‘feminine’ Apple Mac, in contrast to the more masculine Dell design.
He adds, ‘The Apple iPod introduced an emotional element to its design which men love.’ The Nintendo Wii is another example of design being used in a female way.

lunedì 12 maggio 2008

"Viaggio" e "stronza": le parole chiave della novità primaverili al femminile

Girovagando in libreria, negli scaffali dedicati al “femminismo” (categoria che forse i librai dovrebbero sostituire visto che qui ci sono più chick lit che saggistica di genere), il bollino “novità” è appiccicato sulle copertine di alcuni libri “interessanti”.

Prima categoria i libri di viaggio (le vacanze di avvicinano!) rivolti a viaggiatrici indipendenti che girano il mondo da sole:
Il manuale della viaggiatrice (a cui è collegato un blog), Il manuale della viaggiatrice.
Segno dei tempi odierni (in cui ci sono sempre più single)?

Seconda categoria la chick lit (ormai dilagante, dai titoli più raffinati alle banalità più stupide) che sia nella rappresentazione familiare che professionale fa largo uso del termine “stronza”: Quando la mamma è stronza, Quella stronza del mio capo
Banale operazione per attrarre l’attenzione del lettore? Tentativo di smitizzare 2 ruoli femminili?

Aggiungo un unico titolo di una categoria altrettanto in voga (gli uomini finti imbranati che scrivono di donne impossibili), più bello nel titolo che nei contenuti. Di un giovane autore spagnolo di belle speranze: Le donne dovrebbero nascere con il libretto delle istruzioni

domenica 11 maggio 2008

Yoani Sánchez


"Lord knows, but had the resourceful and courageous Yoani Sánchez, 32, come of age before the Internet, it's most likely that we would have never heard of her. Nor would we have had the opportunity to read her charming but pugnacious slice-of-life portraits of Cuba, which she has been sending out through cyberspace since April 2007 as the Generación Y blogger (desdecuba.com/generaciony). (...) More important, under the nose of a regime that has never tolerated dissent, Sánchez has practiced what paper-bound journalists in her country cannot: freedom of speech. The pieces she has been clandestinely sending out from Internet cafés—while posing as a tourist—are often funny, elegantly written and poignant. Her subjects have included the shortage of lemons, the turgid proceedings of the Cuban parliament and the slowness of meaningful reforms by Raúl Castro".

Il commento di Yoani alla segnalazione del Time: ¿Qué hago yo ahí?

Le 100 del TIME

Tra le 100 personalità più importanti selezionate dal TIME del 12 maggio ecco alcuni dei profili femminili più interessanti.
Leaders & Revolutionaries: Hillary Clinton, Michelle Bachelet, Sonia Gandhi, Aung San Suu Kyi; Heroes & Pioneers: Yoani Sánchez, Madeeha Hasan Odhaib; Scientists & Thinkers: Mary Lou Jepsen, Wendy Kopp; Artists & Entertainers: Elizabeth Gilbert; Builders & Titans: Indra Nooyi, Neelie Kroes, Cynthia Carroll, Carine Roitfeld

mercoledì 7 maggio 2008

Mah....


MARA CARFAGNA: nuovo ministro per le pari opportunità.

Dal sito del ministero, l'eredità della ministra Pollastrini: diritti umani, crescita, cultura della parità e del rispetto (dal maggio 2006 al febbraio 2008)

Berlusconi quater: più giovane ma meno rosa (meno di un quinto)


Ecco l'identikit del governo Berlusconi quater rispetto a quello di Prodi: 52,48 anni di media (contro 55,65) ma meno donne (il 19% contro il 24%).

GIOVANI
Il più giovane della squadra è una donna: Giorgia Meloni (An, alle Politiche giovanili), 31 anni. Un anno più di lei ce l'ha Mara Carfagna alle Pari opportunità. Under 40 è anche Raffaele Fitto, neoministro per gli Affari regionali. Due 30enni anche tra i ministri con portafoglio: sono il nuovo Guardasigilli Angelino Alfano (37) e il ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini (34).
Notevole lo scarto di età tra uomini e donne: i primi hanno 56 anni di media, le donne 34. Una proviene da An (Meloni), tre da Forza Italia (Carfagna, Gelmini e Prestigiacomo), nessuna dalla Lega nord. Due sole donne tra i 12 ministri con portafoglio: sono appena il 16.6%.

DONNE
Le donne restano ancora meno di un quinto dei ministri. Sulle 4, 2 hanno ministeri con portafoglio, (nel precedente governo era 1 su 6) e sono Stefania Prestigiacomo all'Ambiente e Mariastella Gelmini all'Istruzione, conquistano dicasteri con portafoglio mentre le altre si devono accontentare di ministeri meno 'pesanti'. Una è di An, le altre di Forza Italia.
Saranno, dunque, quattro su 21 (Prestigiacomo; Gelmini; Giorgia Meloni; Mara Carfagna) le ministre del nuovo esecutivo.
L'esecutivo Prodi contava invece su sei donne (Linda Lanzillotta; Emma Bonino; Barbara Pollastrini; Giovanna Melandri; Rosy Bindi e Livia Turco) su 25 componenti.

lunedì 28 aprile 2008

Nel nuovo Parlamento donne e giovani avanti, adagio

Quote rosa, Italia lontana dalla soglia del 30% (Francesca Barbieri, IlSole24Ore 21/04)
Nel nuovo Parlamento il gentil sesso ha superato per la prima volta il 20%, mentre gli under 40 sono il 13% dei deputati (al Senato l'età minima è 40 anni) contro l'8% della passata legislatura. La nostra classe politica, seppur di poco, è più rosa e più verde, dopo le elezioni del 13 e 14 aprile, ma le distanze rispetto ad altri Stati europei restano abissali.

Il Parlamento dei cinquantenni. Più avvocati e funzionari di partito
(IlSole24Ore 21/04)
(...) La politica continui ad affidarsi a candidati maturi e nella maggior parte dei casi uomini. (...) Analoga considerazione si può fare sulla bassa rappresentanza delle donne, che alla Camera raggiungono il 21,1%, mentre al Senato si fermano al 17,8%. Si tratta di piccoli incrementi rispetto alle quote rosa della legislatura che sta per finire: il 17,3% a Montecitorio e il 14% a Palazzo Madama.


Sulle donne retorica pre-elezioni (Stefano Folli, IlSole24Ore 21/04)
Un passo avanti, ma quasi impercettibile. È il risultato delle elezioni politiche in termini di presenza femminile in Parlamento. Le donne aumentano nel centrosinistra, dove però la differenza rispetto al Popolo della Libertà non è così profonda come avrebbe voluto una certa retorica.

La Ley de igualdad contro il machismo spagnolo


In un articolo del 22/04 il corrispondente del Sole24Ore a Madrid, Michele Calcaterra, scrive che la Spagna "nonostante nel nuovo Governo il numero delle signore batta quello dei ministri per 9 a 8, rimane un Paese con una forte impronta maschilista e forti squilibri" sia nell'amministrazione pubblica (sono donne 10 sottosegretari su 17 e solo il 39% dei consiglieri nelle elezioni municipali)che nel privato.

Ma il varo della "Ley de igualdad" dello scorso anno ha dato avvio al cambiamento.
Nel settore privato entro 8 anni il cda delle aziende quotate dovrà avere una quota rosa pari al 40% del totale (oggi solo 26 donne siedono nel cda delle imprese presenti nell'Ibex-35 pari al 5,3% del totale, ma in crescita rispetto al 3,8% di un anno prima). Nelle mille società più importanti il totale supera di poco il 6%.
La differenza si ha anche nei salari (fino al 30% in più agli uomini) e nei posti di comando (solo l'11% occupato da una donna)

194 NON TOCCARLA


Iniziativa apolitica e non profit di un gruppo di creativi in cerc di un linguaggio nuovo e d'impatto per inserirsi nel dibattito sulla 194.
"Un movimento di donne e uomini che vogliono esprimere una volontà semplice: "la difesa di una legge che rappresenta la conquista e l'applicazione di un principio di libertà" si legge sul sito.

domenica 20 aprile 2008

Social Policies, Labour Markets and Motherhood


Sull'argomento donne&lavoro, a marzo è stato pubblicato un libro di Daniela Del Boca, Cecile Wetzels, Social Policies, Labour Markets and Motherhood: A Comparative Analysis of European Countries, che Giorgio Barba Navaretti sul SOle24Ore di oggi descrive comee "un'ottima base di analisi per riflettere su cime costruire un nuovo welfare e regole sul lavoro che aiutino le medri a crescere nella propria viat professionale".

The relationship between fertility and the participation rate of women in the workforce is an increasingly important area of study for economists, demographers and policy-makers. Recent data show important differences in the relationship between employment rates of women and fertility across Europe. For example, in southern Europe, low fertility rates are combined with low rates of female participation. In contrast, Nordic countries are experiencing relatively high fertility rates combined with high female labour market participation. Social Policies, Labour Markets and Motherhood analyses the effects of policies aimed to reconcile motherhood and labour market participation. Making extensive use of European Community Household Panel data, it compares the outcomes of policies in several European countries, analysing why they succeed in some environments but not in others. It will be of interest to researchers, policy-makers and graduate students working on labour markets, population economics, demography and the methodology of applied microeconomics.

Su lavoce.info Daniela Del Boca scriveva qualche tempo fa: "Ma fa paura l'asilo nido?".

I dati mostrano che in Italia gli asili nido sono pochi, costano molto e sono disponibili solo in alcune Regioni. Perciò la Finanziaria ha stanziato risorse per un piano straordinario che ne aumenti il numero. E incentivi di conseguenza l'offerta di lavoro femminile. La sua efficacia passa per la riorganizzazione degli orari e il miglioramento della qualità del servizio. E il superamento delle diffidenze delle famiglie. Servono indagini longitudinali per valutare gli effetti dell'asilo sul benessere psico-fisico dei bambini e sul loro successo scolastico.

Un patto generazionale

Guido Tabellini sul Sole24Ore di oggi:

Il nuovo governo "dovrebbe proporre agli italiani un patto generazionale: i geitori accettino le riforme, per dare ai fuigli le opportunità che essi stessi hanno avuto.
(...) La famiglia è al centro dei valori degli italiani, più che in qualsiasi altro Paese occidentale. Eppure le nostre istituzioni economiche sembrano fatte apposta per distruggere le opportunità di vita dei giovani. E' su questa contraddzione, tra i valori degli italiani e le distorsioni economiche del nostro sistema, che dovrebbe incentrarsi l'azione di persuasione politica.
Un patto intergenerazionale consentirebbe di affrontare molti dei nodi cruciali (...). Tra i Paesi occidentali, l'Italia gode di molti primati: ha la vita attesa più lunga, il tasso di fertilità più basso, la quota di anziani e donne inattive più elevata, il cuneo fiscale sul lavoro più grande. (...) Un patto intergenerazionale consentirebbe anche di impostare correttamente le riforme sul mercato del lavoro. Non si tratta solo di correggere l'attuale sistema duale, che protegge gli "insiders" e lascia fuori i giovani. L'Italia ha una risorsa ancora troppo inutilizzata: le donne. Nella classe tra i 30 e i 50 anni, meno di 2 donne su 3 sono occupate. Ridurre l'imposizione sul lavoro femminile (come A.Alesina e A.Ichino hanno più volte suggerito) e aiutare le madri a conciliare lavoro e famiglia darebbe un impulso all'occupazione femminile e, più di ogni altro intervento, contribuirebbe a disinnescare la bomba demografica che incombe sull'economia italiana
".

Primi annunci del governo. Economia & lavoro.

Sulla detassazione degli straordinari annunciata dal Governo:
«Sfavorito l'impiego femminile»: intervista a Pietro Ichino (Pd)

Col pancione a Herat. Poi congedo di paternità


Carme Chacón, 37 anni, ministro della Difesa, al 7˚ mese di gravidanza, ha visitato il contingente spagnolo a Herat, in Afghanistan. Con ginecologa e pediatra al seguito. E la signora la prossima settimana sarà in Libano(Reuters).

Sembra che la donna non usufruirà del permesso di maternità di 4 mesi. "Cercherà di partorire nella massima discrezione - anticipa Elena Valenciano, responsabile delle relaizioni internazioni del Psoe - Carme tornerà al lavoro appena possibile e sarà suo marito [giornalista, ex capo della Comunicazione di Zapatero e attuale direttore generale di Casa America], come prevede la normativa spagnola, a prendere invece il congedo di paternità".

Poesia dorsale



Chicche dal Fuorisalone del Mobile, zona Tortona: "mettere dei libri uno sopra l'altro in modo che i titoli si concatenino fino a formare dei versi. Questo è fare “Poesia dorsale”....
Esempi dalla Galleria donne