domenica 20 aprile 2008

Un patto generazionale

Guido Tabellini sul Sole24Ore di oggi:

Il nuovo governo "dovrebbe proporre agli italiani un patto generazionale: i geitori accettino le riforme, per dare ai fuigli le opportunità che essi stessi hanno avuto.
(...) La famiglia è al centro dei valori degli italiani, più che in qualsiasi altro Paese occidentale. Eppure le nostre istituzioni economiche sembrano fatte apposta per distruggere le opportunità di vita dei giovani. E' su questa contraddzione, tra i valori degli italiani e le distorsioni economiche del nostro sistema, che dovrebbe incentrarsi l'azione di persuasione politica.
Un patto intergenerazionale consentirebbe di affrontare molti dei nodi cruciali (...). Tra i Paesi occidentali, l'Italia gode di molti primati: ha la vita attesa più lunga, il tasso di fertilità più basso, la quota di anziani e donne inattive più elevata, il cuneo fiscale sul lavoro più grande. (...) Un patto intergenerazionale consentirebbe anche di impostare correttamente le riforme sul mercato del lavoro. Non si tratta solo di correggere l'attuale sistema duale, che protegge gli "insiders" e lascia fuori i giovani. L'Italia ha una risorsa ancora troppo inutilizzata: le donne. Nella classe tra i 30 e i 50 anni, meno di 2 donne su 3 sono occupate. Ridurre l'imposizione sul lavoro femminile (come A.Alesina e A.Ichino hanno più volte suggerito) e aiutare le madri a conciliare lavoro e famiglia darebbe un impulso all'occupazione femminile e, più di ogni altro intervento, contribuirebbe a disinnescare la bomba demografica che incombe sull'economia italiana
".

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