lunedì 28 aprile 2008

La Ley de igualdad contro il machismo spagnolo


In un articolo del 22/04 il corrispondente del Sole24Ore a Madrid, Michele Calcaterra, scrive che la Spagna "nonostante nel nuovo Governo il numero delle signore batta quello dei ministri per 9 a 8, rimane un Paese con una forte impronta maschilista e forti squilibri" sia nell'amministrazione pubblica (sono donne 10 sottosegretari su 17 e solo il 39% dei consiglieri nelle elezioni municipali)che nel privato.

Ma il varo della "Ley de igualdad" dello scorso anno ha dato avvio al cambiamento.
Nel settore privato entro 8 anni il cda delle aziende quotate dovrà avere una quota rosa pari al 40% del totale (oggi solo 26 donne siedono nel cda delle imprese presenti nell'Ibex-35 pari al 5,3% del totale, ma in crescita rispetto al 3,8% di un anno prima). Nelle mille società più importanti il totale supera di poco il 6%.
La differenza si ha anche nei salari (fino al 30% in più agli uomini) e nei posti di comando (solo l'11% occupato da una donna)

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