"Credo che lei sia stata la prima e l’unica signora della Repubblica, perchè ne ha attraversato, con femminile autorevolezza, l’età del ferro e perché ha saputo battersi, perdendo e vincendo le sue battaglie, ma credendo sempre nei suoi valori e nei suoi ideali". Questo il ricordo di Luciano Violante.
Il 4 dicembre 1999 moriva Nilde Iotti. Nel 1979 era stata la prima donna eletta presidente della Camera. Il 2009 segna il doppio anniversario: il trentennale della storica elezione e il decennale della scomparsa.
Parlamentare a 26 anni, membro della "Commissione dei 75" che elaboro' il progetto della Costituzione, prima donna ad occupare lo scranno piu' alto di Montecitorio. Donna determinata e tenace, per quasi vent'anni compagna "scomoda" di Palmiro Togliatti. Nilde Iotti fu promotrice della legge sul diritto di famiglia del 1975, della battaglia sul referendum per il divorzio (1974) e per la legge sull'aborto (1978).
Tra le iniziative promosse per celebrare la sua straordinaria figura di donna e parlamentare il convegno "Donne, antifascismo e democrazia" (organizzato il 28/11 dall'Anpi a Roma per annunciare una campagna nazionale sul rapporto fra donne e democrazia) e il il racconto-spettacolo "Leonilde, storia eccezionale di una donna normale", scritto da Sergio Claudio Perroni e interpretato da Paola Cortellesi.
"Sono cresciuta in fretta, io. Neanche il tempo di essere ragazza, ed ero già donna. Cresciuta in fretta, troppo in fretta. "Come tutte le belle figliole", diceva mio padre. Ma in realta' la bellezza non c'entrava. C'entrava la fame. La fame fa crescere in fretta. Belli e brutti, figliole e figlioli. Se non li ammazza prima".
V. video della Iotti intervistata da Biagi.
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1 commento:
Leoncarlo Settimelli
LA RAGIONE E IL SENTIMENTO
RITRATTO DI NILDE IOTTI
A dieci anni dalla morte, la figura di Nilde Iotti, la prima donna a ricoprire la carica di Presidente della Camera, rimane per molti versi inesplorata. La sua proverbiale discrezione e la sua riluttanza a raccontare i particolari della sua vita hanno lasciato un’ampia zona d’ombra sulla sua personalità.
Da dove veniva Nilde Iotti? Qual è stata la sua formazione? Come ha fatto una giovane cattolica impegnata a diventare il punto di riferimento del più forte partito comunista d’Occidente? E poi Togliatti, l’uomo a cui è stata legata da un amore lungo e profondo. Dal rocambolesco incontro in un ascensore di Montecitorio, alle difficoltà di avviare una normale convivenza, con i dirigenti del partito decisi a nascondere una relazione che non avrebbe dovuto esserci.
Leoncarlo Settimelli racconta la vita della donna Nilde Iotti, il suo rapporto con il padre Egidio (ferroviere antifascista), l’iniziazione al comunismo ad opera del cugino Valdo Magnani e le riflessioni intime della donna che ha determinato molti dei successi «femministi» della politica italiana.
LEONCARLO SETTIMELLI
Giornalista professionista, musicologo e regista, ha pubblicato tra gli altri Canti anarchici (1972), Canti socialisti e comunisti (1973) per Samonà e Savelli; Canti rivoluzionari portoghesi (Newton Compton, 1977) tutti con Laura Falavoliti; Mister Volare. Il romanzo di Domenico Modugno (Pantheon, 1995 – con Giancarlo Governi), Dal profondo dell’inferno. Canti e musica al tempo dei lager (Marsilio, 2001- prefazione di Moni Ovaia) e il ’68 cantato e altre stagioni (Zona, 2008). Per la tv cura la serie Ritratti (Rai Tre, con Giancarlo Governi).
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