domenica 8 febbraio 2009

Donne e tecnologia mobile: “Approfittate della crisi! Fate una battaglia per il futuro!”

Vivace confronto di idee al convegno organizzato da futuro@femminile su donne te tecnoligie e sulle tecnologie per le donne.

Il titolo dell’intervento dell’AD di Microsoft Scott Jovane “software al femminile” mi ricordato la domanda con cui Mark J. Penn conclude il capitolo sulle tech-ladies: “Windows for woman" sarà forse molto diversa da Windows Vista?”. L’energia e la simpatia della vicepresident anglospagnola Rosa Garcia sono una prova concreta della sensibilità della multinazionale verso questi temi.
Della ricerca Gartner presentata Monica Basso mi hanno colpito 2 concetti: 1) la disposizione naturale femminile alla dimensione sociale collaborativa, rafforzata dal fattore abilitante della tecnologia, può diventare uno straordinario strumento di intelligenza collettiva; 2) il modello economico della coda lunga garantisce la sostenibilità economica di prodotti di nicchia personalizzati come le tecnologie progettate sulle esigenze femminili.
Della tavola rotonda sui temi sociali interessante il progetto YAC per i giovani, gli Internet Saloon per gli anziani, la scommessa di INmyradio.net.
Nella tavola rotonda sui temi economici (il moderatore ha sottolineato che ero l’unica donna sul palco, situazione che rispecchia abbastanza frequentemente la quotidianità) si è parlato di reali benefici derivanti dalla flessibilità delle tecnologie (soprattutto per le donne “a media/bassa tecnologia”), di quote rosa (“Chi decide determina anche l’agenda su cui si decide” dixit Emma Bonino), di esempi di acrobazie tra ufficio e casa, dei tentativi di produrre e promuovere prodotti studiati per un pubblico femminile (la Fiat Idea reclamizzata con lo spot delle donne guerriere), di modelli concreti di leadership al femminile alternativi a quelli maschili.

Finale fulminante di Domenico De Masi, che ha sollevato, colpito e affondato gli animi della platea con una serie di elenchi.
I vantaggi delle donne: 1) vivono di più; 2) possono avere un figlio senza marito; 3) i valori del futuro sono quelli femminili: emotività, flessibilità, destrutturazione. A breve non sarà più necessario la razionalità tipicamente maschile, sostituita dal lavoro delle macchine. Agli esseri umani spetterà governare l’imprevisto sviluppando la propria creatività; 4) Non ci sarà più differenza tra casa e ufficio ma tra lavoro e non lavoro. Conclusione: “Fate una battaglia per il futuro!”
I pericoli per le donne: 1) considerare le tecnologia come neutre: le attuali tecnologie pensate dagli uomini per le donne si limitano ad avere una verniciatura rosa; 2) alimentare il maschilismo, pericoloso come l’emofilia che attacca gli uomini ma è passata dalle donne; 3) rifiutare le ritualità adattandosi a vestire senza colori e fantasia 4) evitare le categorizzazioni universali.
Che cosa fare: 1) sostenere le quote rosa e fissare una data per ottenerle; 2) pretendere che una donna sia scelta solo per motivi di merito (qui il pensiero va subito a Palazzo Chigi e i commenti di potrebbero sprecare..) 3) portare ogni tanto il lavoro a casa ma anche la casa al lavoro 4) gestire l’ansia dell’ascesa femminile e aiutare i maschi a gestire l’ansia della discesa. Conclusione: “Approfittare della crisi!”.

Il video del convegno su Corriere.it: parte 1 e parte 2.
Su Dol's un altro commento al convegno.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Pensando alla battuta di De Masi
contro le donne che si impinguinano come gli uomini rinunciando a colori e forme morbide...
Un articolo su Repubblica di sabato parla di uno studio della British Columbia pubblicata su Science secondo cui, sulla scia di Aristotele, Newton e Goethe, le nostre facoltà dipendono dalle tonalità di cui di circondiamo:; il BLU rende le persone più creative, il ROSSO più precise.
Alice