sabato 31 gennaio 2009

Chi sono i veri destinatari di queste pubblicità?

Si era appena conclusa la polemica sulla donna-capuccino o donna-cioccolata che ha portato al ritiro immediato della pubblicità della Bialetti Cioccolata & Cappuccino da tutte le reti televisive poiché "altamente offensiva dell’identità femminile e incentrata sul concetto di donna oggetto".

Ed ecco una nuova chicca, la campagna pubblicitaria della relish, società milanese di abbigliamento, apparsa su diversi cartelloni pubblicitari a Napoli, in cui una coppia di poliziotti perquisisce con decisione due belle ragazze in abiti succinti.

Gli spot non sono stati graditi dall'assessore provinciale alle Pari opportunità, Angela Cortese, che definisce l'immagine "ignobile e lesiva della dignità delle donne". Lunedì i cartelloni saranno rimossi.
E anche sulla rete si scatena la protesta: l'immagine più criticata è quella in cui una delle guardie si avventura con una mano nelle parti intime di una delle due ragazze. Su Facebook è già nato un gruppo con oltre 50 membri, per chiedere la rimozione dei cartelloni e invitare al boicottaggio dei prodotti dell'azienda milanese.

Mi chiedo: chi sono i veri destinatari di queste campagne? I giornali che in questo modo citano la marca? Una davvero triste interpretazione dello stile Toscani...Non di certo le donne per cui sono fatti i vestiti...

Andiamoci a rileggere quello che diceva Daniela Brancati nel suo libro "La pubblicità è femmina ma il pubblicitario è maschio"...

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