Conseguenze secondarie della recessione negli States: il numero delle donne occupate sta superando quello dei maschi. Ma il motivo, più che alle parti opportunità, è legato ai tagli dell’occupazione: le donne lavorano in settori meno colpiti dalla crisi (servizi vs manifatturiero e costruzioni), hanno contratti meno stabili (spesso senza copertura sindacale e assicurazione sanitaria) e stipendi minori. Quindi hanno posti meno “buoni” degli uomini.
“Negli USA oggi le donne hanno l’onere – o a seconda di come vogliamo dire, l’opportunità – di essere loro a portare il pane a casa” sostiene Heather Boushey, economista del Center for American Progress.
Ps: a gennaio gli USA hanno perso posti di lavoro al ritmo più forte dal 1974: 7,6% (7,6% uomini, 6,2% donne, 20,8% teenagers; 6,9% bianchi, 12,6% afroamericani, 9,7% ispanici). Fonte: Repubblica 07/02/09 da NY Times
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento