giovedì 13 marzo 2008

“Leadership al femminile”

Il 2° Forum Cultura d’Impresa anche quest’anno non si è smentito per qualità di contenuti e speaker. Alcuni spunti:

Le teorie economiche per una miglior utilizzo del capitale umano femminile: Harvard e Bocconi.
Andrea Ichino (univ. Bologna) ha presentato il lavoro accademico elaborato con Alberto Alesina (Harvard) della TDG (tassazione differenziata per genere) che propone opzioni per entrambi i sessi. Una politica per la famiglia, non solo per la donna.
Per Alessandra Casarico e Paola Profeta (Bocconi), autrici di una serie di articoli sul Sole24Ore, le pari opportunità come obiettivo economico si possono ottenere attraverso servizi per l’infanzia, incentivi fiscali, flessibilità nel mercato del lavoro.
La Ministra Pollastrini ha citato inoltre Maurizio Ferrera (Univ. Milano) che in suo recente libro (Il fattore D) propone come strumento indispensabile una incisiva politica di conciliazione che consenta alle madri di essere anche lavoratici e alle famiglie di essere più sicure.
Per completezza di visione sul dibattito in Italia, vi veda anche la posizione di Daniela Del Boca ad esemio sui congedi parentali.

Quote rosa: uno strappo forse in Italia si rende necessario per andar avanti
Battuta di De Bortoli ripresa dalla Pollastrini: l’Italia è sempre stata lenta e chiusa a innovare a meno che non ci siano delle costrizioni. Ecco spiegata la necessità di provvedimenti transitori come le quote rosa. Perché solo se si è nella stanza dei bottoni si può decidere….

Le pari opportunità nel tritacarne del dibattito elettorale
Con la caduta del Governo Prodi il tema delle pari opportunità «cadrà nel tritacarne del dibattito elettorale» ha previsto il ministro Pollastrini sottolineando però l'importanza che «i semi gettati vadano fatti germogliare per dare forza a misure urgenti e indispensabili in Italia».

Una formula forse inanspettata: più occupazione femminile = più natalità
La Lombardia è la regione in cui l’occupazione femminile (74%) è superiore alla quota fissata dal Rapporto di Lisbona (60%) e in cui la natalità è in aumento (e non solo per l’apporto delle immigrate). Percentuale più alta di città molto "avanzate" in questo settore come Stoccolma (73%).
Ma nel sud Italia lavorano 3 donne su 10. I Italia il tasso di occupazione femminile è il 43% (il 24 % delle laureate non lavora) e il tasso di fecondità di 1,43...

La formazione come leva di sviluppo delle competenze
Paolo Anselmi ha presentato la recente ricerca Eurisko “Business education for woman” su un campione di 500 interviste telefoniche.
I risultati: per le dirigenti e quadri femminili delle imprese italiane la formazione è una leva decisiva di sviluppo professionale e valorizzazione del talento. Soprattutto per i quadri, che si trovano ancora in un percorso di crescita, le aziende spesso hanno una attenzione insufficiente alla domanda di formazione espressa, sia nei metodi che nei contenuti.

Pari opportunità: le multinazionali fanno scuola, le grandi aziende italiane imparano
Nella tavola rotonda con i rappresentanti di aziende italiane e straniere si apprende come il gender gap nei piani di carriera, negli stipendi e nelle opportunità di formazione sia ormai questione risolta in grandi aziende come IBM, HP, Whirpool. Ma l’Italia è fatta soprattutto di piccole-medie imprese...

Donne & Media. La voce dell’Europa
Che cosa succede alle donne nel resto Europa? Ascoltando i corrispondenti in Italia di grandi testate internazionali come El Pais, Handelblatt, Finantial Times, Les Echos il confronto è sconfortante. Ma viene da pensare che ognuno aveva il compito di far bella la propria terra…
Peccato che non si sia riusciti a discutere sull’opinione che l’Europa ha dell’Italia su queste tematiche. Solo citato il famoso articolo di Adrian Michaels sul Finantial Times….

Un dubbio linguistico: il Ministro o la Ministra?
Come giustamente ha fatto notare Miguel Mora del Pais, il linguaggio è espressione della cultura.
In Germania la Merkel è Die Kanzlerin. Perché in Italia non c’è una chiarezza linguistica? Superamento di un certo formalismo o mancanza di rispetto?
Il vocabolario Devoto-Oli riporta entrambe la varianti...
Qualche proposta in rete c’è già...

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