Il convegno “Alziamo la voce: no alla violenza sulle donne” di Donna Moderna è stata l’occasione per una riflessione più ampia sul ruolo femminile nella società attuale.
Sala gremita di donne di tutte le età, elemento non trascurabile trattandosi di un inizio pomeriggio di un giorno prefestivo e piovoso.
Anche se ci sono registrate assenze eccellenti (Brambilla, Mussolini, Incontrada), il dibattito è stato intenso e ritmato. Anzi, forse proprio l’assenza delle rappresentanti politiche e vip ha concentrato l’attenzione sulla concretezza del dibattito e sulla crudezza delle testimonianze. L’importanza di esserci è stata sottolineata da Cipriana dall’Orto, condirettore di Donna Moderna, moderatrice dell'incontro.
Alcuni flash interessanti:
· l’importanza dell’”educazione sentimentale” dei figli, di educare al valore della differenza fin da piccoli sia i bambini che le bambine (Livia Turco)
· la necessità da parte delle donne di imparare a sostenersi a vicenda anche in politica (Ombretta Colli)
· la presa di coscienza che l’indipendenza è una conquista che non si perde se nasce un figlio (Alessandra Kustermann)
·l’accettazione della complessità della sfida proposta alle donne di oggi, che si ritrovano ad affrontare un percorso complesso poiché viene richiesto loro di fare in 50 anni quello che gli uomini hanno fatto in 2000 (Lella Costa)
·la fondatezza della critica che le donne non fanno lobby: “è vero, noi facciamo rete” (Cipriana dall’Orto)
Centro del dibattito la violenza sulle donne: secondo i dati Istat quasi 7 milioni di donne tra i 16 e i 70 anni sono vittime di abusi nel corso della loro vita. Ma le denunce coprono solo il 7% dei reati e solo un colpevole su 100 viene condannato. La violenza all’interno della famiglia è un problema più grande della violenza da parte degli sconosciuti.
E’ stata poi presentata la campagna di sensibilizzazione con una foto di Oliviero Toscani. Come sempre, provocatoria e già frutto di discussioni. Rappresentati un bambino e una bambina, un possibile carnefice e una possibile vittima. “Un destino attribuito, non insito nel loro DNA” ha spiegato il pubblicitario.
A conclusione dell’incontro Cipriana dall’Orto ha consegnato a Livia Turco un documento con le proposte al Governo e ai Comuni per affrontare concretamente il problema.
Segnalo, tra le varie, per la loro urgenza: corsi di formazione per infermieri del Pronto soccorso, poliziotti e carabinieri che ricevono le donne maltrattate in modo che sappiamo riconoscere un caso di violenza e fornire un’assistenza competente; centri pubblici di prima accoglienza e rifugi protetti.
Il progetto si completa con il sostegno a 4 centri antiviolenza della Onlus Pangea (inviando un sms solidale al 48584).
L’impegno di Donna Moderna nelle parole del direttore
Lo spot di Mediafriends a sostegno di pangeaprogettoitalia
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1 commento:
leggere l'intero blog, pretty good
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