“I due leader, Berlusconi e Veltroni, hanno voluto in lista più donne, donne secondo loro: aitanti strappone tv per Silvio, giovani e dolci madonnine borghesi per Walter. Hanno voluto candidare il loro immaginario femminile; con il proporzionale a liste bloccate si può, tra l’altro”.
Maria Laura Rodotà, Match, Io Donna del 22 marzo
“Credo che ci saranno più candidate, si, e anche più elette. Non una cosa travolgente, forse, le liste bloccate aiutano, ma qualche passo avanti sì. La volta a mio parere sarà davvero buona solo se le donne che arrivano lì riusciranno in qualche modo a portarci quello che sono davvero, a parlare la loro lingua, a praticare la loro differenza, a essere in quello spazio pubblico ciò che sono nella loro vita. E’ talmente difficile che non so nemmeno sperarlo. Anche se la speranza mi tenta molto”.
Marina Terragni, Maschile Femminile, Io Donna del 22 marzo
“Io non ho mai visto di buon occhio un sistema di quote obbligatorie che talvolta può umiliare le capacità delle donne invece di promuoverle, Ma l’esempio della Finlandia [paese in cui esiste l’obbligo delle quote rosa e conseguente presenza del 60% delle donne in politica], unito al non altissimo prestigio della classe politica in Italia, mi fa riflettere: e se tentassimo anche noi la via di Helsinki?”.Franco Venturini, Est/Ovest, Io Donna del 22 marzo
“Il ministro (la ministra? forse) incinta del governo spagnolo ha determinato la vittoria di Zapatero alle elezioni del 9 marzo. (…) Carmen Chacòn, ministro per la Casa, 37 anni, ha ottenuto – lei sola – la maggioranza assoluta: 25 seggi sui 47 in palio in Catalogna. Quando in apertura di campagna elettorale annunciò la gravidanza, i giornali spagnoli ne dettero (in breve) notizia e i lettori scrivessero in massa infastiditi per l’irrilevanza del fatto, Cosa c’entra il fatto che sia incinta con la sua attività politica? Come si può dubitare del fatto che una donna incinta non sia in grado di portare avanti le sue idee, la sua campagna? Ecco, cosa c’entra. Difatti non c’entra, E’ anche questa una piccola lezione”.Concita De Gregorio, Invece Concita, D di Repubblica del 22 marzo
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