Sono più di 70 le associazioni e oltre 1000 persone che in poche settimane hanno sottoscritto l’appello per proteggere i 4 miliardi di euro derivanti dall'innalzamento dell'età pensionabile delle donne del pubblico impiego.
“I fondi per il 2011, cioè 250 milioni di euro, sono già spariti - ha spiegato Emma Bonino vice presidente del Senato e presidente onoraria di Pari o Dispare, nel corso della conferenza stampa che si è svolta alla Camera l'8 giugno. “Eppure erano stati destinati dalla legge a servizi per la conciliazione e la non autosufficienza”.
In teoria, Parlamento e Governo avevano disposto che i risparmi derivanti dall’aumento dell’età pensionabile delle donne confluissero nel fondo strategico per il Paese e che fossero destinati alle donne. In pratica, di questi fondi non c’è più traccia. Si è calcolato che dall’aumento dell’età pensionabile delle donne nel pubblico impiego deriverà un risparmio di 4 miliardi in 10 anni che se fossero utilizzati secondo la legge potrebbero segnare un primo percorso per migliorare la condizione femminile in Italia.
“Invece, non solo è stata disattesa una legge”, ha aggiunto Cristina Molinari, presidente di Pari o Dispare, “ma si sta perdendo un’occasione per favorire l’occupazione femminile e quindi la crescita economica”.
Oltre all'appello, per tenere d’occhio le risorse del Fondo Pari o Dispare ha promosso la creazione di un Comitato Garanti, composto da personalità competenti e autorevoli: la Vicepresidente del Senato Emma Bonino, il Senatore Pietro Ichino, la Deputata Linda Lanzillotta, il Prof . Roberto Artoni, la Prof.ssa Elsa Fornero.
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