Con 379 sì e 2 no la Camera approva il ddl sullo stalking, tradotto in italiano "atti di persecuzione reiterati".
Preparata da Barbara Pollastrini e portata avanti da Mara Carfagna, la legge è stata votata da maggioranza e opposizione.
Ora il testo è al senato. Se varata, la legge introdurrà un nuovo articolo, il 612-bis del codice penale che prevede da 6 mesi a 4 anni per gli atti persecutori, 6 se l'autore è il coniuge. Creato un numero verde nazionale con assistenza psicologica e giuridica.
Unico aspetto negativo la bocciatura (per soli 2 voti) dell'emendamento (presentato dal PD e dalla Mussolini) per il patroconio gratuito per le vittime.
"Una legge necessaria che le donne aspettavano a tempo" ha detto Giulia Buongiorno, impegnata in prima linea grazie all'associazione "Doppia Difesa" fondata con Michelle Hunziker.
DA segnalare CONVEGNO STALKING MILANO. Quando la relazione diventa molesta.
In collaborazione con la FATER spa. Sarà presentato il centro di Ascolto e Consulenza psicologica e legale della Provincia di Milano.
Sabato 07 febbraio 2009, h 10.00 - Milano, Palazzo Isimbardi
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4 commenti:
ho pianto, ma questa volta di felicità.....finalmente potremo essere aiutate! grazie, grazie
Caso 1. Ambiguità
Esiste (in tali casi) almeno 1/2 di possibilità che i no della donna significhino non già inviti a desistere e ad andarsene, bensì a restare, riprovare, sorprendere con nuovi diversi tentativi, poichè da tale capacità di resistere ai dinieghi la donna misura il reale grado d’interesse dell’uomo (e quindi la propria avvenenza, appagando la vanità), accresce il di lui desio (e quindi il proprio potere), prende tempo per valutare con calma e senza impegno l’eventuale presenza o eccellenza in lui delle doti di sentimento e intelletto volute per un rapporto, per goderne già la presenza o dileggiarne l’assenza e per indugiare in quella situazione di preminenza erotica e di vantaggio psicologico data dall’essere sul piedistallo in quanto mirata e disiata di per sè per la bellezza innanzi a chi, messo alla prova con la tensione di un esame, deve offrire e soffrire di tutto per mostrarsi alla sua altezza (chi sostiene le donne non si comportino così quando sono davvero interessate ad un uomo mente per la gola): in tal caso l’uomo pu benissimo aver agito in buona fede (tanto più che chi interpreta quei no per dei veri no subisce il disprezzo a vita dalle donne quale pavido nel corteggiamento e finisce costretto a cercare la propria amante col telescopio fra l’intatta luna e le scintillanti stelle).
Caso 2. Stronzaggine
La donna ha consapevolmente, per capriccio, vanità, interesse economico-sentimentale o gratuito sfoggi di preminenza erotica, simulato, nel caso di un incontro occasionale, un momentaneo interesse sessuale per l’uomo o, nei casi di rapporti più duraturi, lasciato credere che l’amicizia stesse profondandosi in sentimentale, per poi sorprendersi dell’illusione dell’uomo. Prima le donne instillano la follia nell’animo altrui, poi si lamentano se le reazioni di chi hanno reso folle vanno al di là della ragione!
Più in generale, il “fare le stronze” (ormai divenuto costume nei luoghi di divertimento come in quelli di lavoro, negli incontri brevi e occasionali per via o in discoteca come in quelli più lunghi e sentimentali), ovvero trattare con sufficienza o aperto disprezzo chiunque tenti un qualsiasi avvicinamento erotico-sentimentale, mostrare pubblicamente, per capriccio, vanità , aumento del proprio valore economico sentimentale o gratuito sfoggio di preminenza, le proprie grazie solo per attirare, illudere e sollevare nel sogno chi poi si vuole far cadere con il massimo del fragore, della sofferenza e del ridicolo, diffondere disio agli astanti e attrarre a sè (o addirittura indurre ad arte a farsi avanti e a tentare un approccio) sconosciuti che non si è interessate a conoscere ma solo a ingannare, far sentire nullità e frustrare sessualmente, dilettarsi a suscitare ad arte disio per compiacersi della sua negazione e di come questa, resa massimamente beffarda, umiliante e dolorosa per il corpo e la psiche da una raffinata, intenzionale e premeditata perfidia, possa far patire le pene infernali della negazione a chi è stato dapprima illuso dal paradiso della concessione, attirare e respingere con l’intenzione di infliggere continuamente tensione psicologica, ferimento intimo, senso di nullità , irrisione al disio, umiliazione pubblica e privata, inappagamento fisico e mentale degenerante se ripetuto in ossessione e disagio scivolante da sessuale ad esistenziale (con rischio di non riuscire più a sorridere nel sesso e di avvicinarsi ad una donna senza vedervi motivo di patimento, tirannia e perdita di ogni residuo interesse per la vita), usare insomma sugli l’arma della bellezza in maniera per certi versi ancora più malvagia di quanto certi bruti usino sulle donne quella fisica) non è un diritto, è una vera e impunita forma di violenza sessuale psicologica ai nostri danni, perchè i danni (piaccia o no al femminismo) esistono (e vanno dalla cosiddetta “anoressia sessuale” al suicidio, dal precoce bisogno di prostitute ad un disagio psichico ora celato con l’ironia ed ora pronto ad esplodere in eccessi di aggressività: che per millenaria consuetudine “cavalleresca” o per moderno appiattimento sul femminismo, gli uomini tendano a negare spesso anche a loro stessi le proprie sofferenze, non toglie che essi in tali casi siano davvero vittime).
Per non dire di tutte quelle situazioni in cui i mariti vengono bersagliati dalle ex-mogli in ogni modo umanamente immaginabile, vivono quasi peggio dell’esule ottocentesco (alcuni dormono davvero in macchina perché non riescono a pagare l’affitto, tanti svolgono lavori faticosi con straordinari impossibili per pagare alimenti impossibili, tanti cambiano lavoro e città) e devono subire umiliazioni (pubbliche e private) di ogni sorta (dagli schiaffi ai quali non possono replicare per non essere accusati di violenza, alla calunnia con amici e tribunali), accuse false e infamanti (di default quella di violenza, spesso presenti altre invenzioni più fantasiose riguardo ad abitudini sessuali, comportamenti e fatti privati in famiglia), falsità e malignità (mettere i figli contro e sparlare con i conoscenti dando al marito la colpa di tutti), soprusi ed angherie, pignoramenti improvvisi e ingiustificati, veri e propri espropri (di auto e di case), e il tutto in maniera perfettamente legale e protetta dalla mentalità femminista e dalla società galante! Persino un uomo mite e pacifico come San Giuseppe (una volta ferito nell’intimo e in quello che doveva essere un aspetto di dolcezza) potrebbe trasformarsi in un efferato killer, altro che stalker!
Ecco cosa ne penso estesamente
http://la-sublime-porta.blogspot.com/2010/11/vattene-puttana-non-e-unoffesa-e-una.html
http://la-sublime-porta.blogspot.com/2010/11/domenica-sera-oggi-la-hunziker-ha-fatto.html
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