Al festival de giornalismo di Perugia brillantissima conversazione all’incontro “Donne e media” sul ruolo e sulle difficoltà delle donne ai vertici dei media oggi. Molta visibilità ma scarso potere? A rispondere alle domande le italiane Maria Laura Rodotà (giornalista Corsera) e Annalisa Spiezie (vicedirettore Studio Aperto), la responsabile dell’ufficio parigino dell’agenzia russa Novosti e la direttrice del quotidiano austriaco Der Standard.
Alcune osservazioni a caldo:
- la straripante (nonché imbarazzante) quantità di stereotipi che contenevano le domande del moderatore, illustre giornalista del Sole24Ore, aiutato anche dalla frase finale di un noto giovane giornalista tra il pubblico. Mancava l’osservazione su come erano vestite e avremmo fatto l’amplain!
- la coerenza di reazione (di pancia) tra le giornaliste sdegnate di fronte a certe domande: all’ennesimo interrogativo del tipo “ma se voi scopriste un affaire o aveste voi una relazione in ufficio che cosa fareste?” l’intervistata di turno dice di non voler rispondere, guadagnandosi l’applauso del pubblico.
- il punto di vista a volte differente della giovane giornalista russa (probabilmente più perché russa che perché giovane).
Alcune pillole di saggezza (le battute sono di MLRodotà):
- Ginger faceva tutto quello che faceva Fred, ma ballava all’indietro con i tacchi a spillo (a parità di talento, una donna ci deve mettere più impegno)
- Peggio di fare l’uomo è fare la gallina (la competitività tra donne appassiona soprattutto gli uomini)
- Per una giornalista è impossibile entrare nel boys club. Unici esempi di direttori in Italia oggi sono Concita De Gregorio (L’Unità) e Daniela Hamaui (Espresso)
- Don’t be shy! Le difficoltà vengono sia da fuori ma spesso anche da dentro se stesse.
- Se rompi i c.. prima o poi qualcosa ottieni! Se una fa bene il suo lavoro, deve imparare a chiedere e a negoziare per ottenere quello che si merita. A partire da uno stipendio più alto, anche se il denaro non è uno status symbol come per gli uomini.
Si tratta di una questione culturale generale, certo, ma anche di un cambio generazionale. A detta delle giornaliste intervistate, le giovani leve che entrano nelle redazioni oggi hanno un rapporto paritario tra loro nel lavoro e in termini di carriera. Anzi, spesso le ragazze sono di più e più preparate.
La prima direttore donna del Corsera forse è già nata....
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