Il rapporto BES (Rapporto Benessere Equo e Sostenibile) fotografa in dodici dimensioni e 134 indicatori il Benessere equo e sostenibile nel nostro paese e le sue variazioni nel tempo.
L’obiettivo del documento è rendere il Paese maggiormente conscio dei propri punti di forza e delle difficoltà da superare per migliorare la qualità della vita dei cittadini, ponendo tale concetto alla base delle politiche pubbliche.
LAVORO E CONCILIAZIONE DEI TEMPI DI VITA
Nel 2013 il tasso di occupazione si attesta al 59,8%, mentre nella UE27 è pari al 68,5%. Gran parte degli indicatori di qualità del lavoro segnalano unpreoccupante peggioramento della condizione dei lavoratori. L’Italia si caratterizza per la forte esclusione dei giovani dal mercato del lavoro, mentre il Mezzogiorno presenta una marcata incidenza di occupati in posizione non regolare (nel 2012 il 19,1% in confronto al 10,5% della media nazionale). Le difficoltà di conciliazione si manifestano soprattutto in presenza di figli piccoli: cresce il divario tra il tasso di occupazione delle madri (fascia 25 - 49 anni) di bambini in età prescolare e quello delle donne della stessa fascia di età senza figli (nel 2013 rispettivamente 54,6% e 72,6%). Nel Mezzogiorno le percentuali sono rispettivamente 36,8% e 52,8%.
POLITICA E ISTITUZIONI
Aumenta la presenza di donne e giovani nelle assemblee parlamentari e nei più importanti luoghi decisionali della sfera pubblica. Le donne sono il 31,3% dei deputati e il 29,8% dei senatori. Un senatore su quattro ha meno di 50 anni e un deputato su quattro meno di 40 anni. Le donne elette sono, in media, più giovani degli uomini. Cresce la presenza femminile nei consigli regionali e nelle società quotate in borsa raggiungendo rispettivamente il 15,1% e il 17,8% dei consiglieri.
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