Nella rubrica di ieri su Republica Loredana Lipperini parla del blog di Stefano dell'Orto, manager italiano da anni residente a Stoccolma e ora in congedo parentale.
Alla luce della situazione italiana sul congedo parentale ancora congelata nonostante le proposte di legge Mosca (Pd) e Saltamartini) (PdL), di seguito alcuni brani significativi per capire l'approccio al tema e le condizioni offerte dal welfare svedese:
"Il piano è di stare a casa con lei in congedo parentale sino a metà gennaio.
Poi prevedo un consiglio familiare per decidere se iniziare subito con il nido o fare entrambi il part-time per qualche mese così da farle iniziare il nido verso i 15mesi".
"siamo andati (...) in biblioteca a "leggere" i libri con le figure accoccolati nell'angolo con cuscinoni che hanno creato apposta"
"siamo andati al cosidetto "asilo aperto". È un asilo gestito dal comune dove ogni genitore rimane con i propri bimbi, aperto a tutti, basta presentarsi alle 9 del mattino. Il comune ci mette i locali e due responsabili delle attività. L'infrastruttura è molto pulita, tantissimi libri e giocattoli, una bella cucina ed un locale "fasciatoio" dove i genitori fanno a gara a chi cambia il pannolino più velocemente.
"All'asilo di Eleonora si stanno preparando per il 24 ottobre, giorno delle nazioni unite. Disegnano bandiere, imparano canzoni in tutte le lingue e discutono la convenzione dei diritti dell'infanzia secondo l'ONU".
"Oggi mentre ero all'"asilo aperto" mi è capitata in mano oggi una cartolina del Ministero svedese delle pari opportunità con la "lista di controllo" per un asilo che voglia essere attento a pari opportunità, diritti e responsabilità".
Pronti a trasferirsi tutti a Stoccolma? "Se non fosse che fa così freddo" mi ha detto tempo fa una mia sagace amica...
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