martedì 27 novembre 2012

Il mondo del non profit è rosa



"Il mondo del non profit è rosa. Qual è il motivo di una presenza femminile più alta rispetto agli atri settori?


È un dato importante, che non fa altro che riconfermare il ruolo delle donne nella società, in qualità di soggetti capaci di combinare elementi economico-produttivi all’aspetto valoriale e sociale del welfare. Proprio per questa naturale predisposizione il settore del non profit fa emergere e premia questi profili più degli altri poli di mercato, dove le donne faticano ancora ad affermare una parità effettiva. Orgoglio di questo mondo femminile sono sicuramente le tre Presidenti donne che dirigono tre cooperative sociali di maggior rilievo: CGM, CdO sociale e Lega Coop".



Estratto da "Il valore economico del Terzo Settore in ItaliaUno studio di UniCredit Foundation raccontato dal suo Presidente Maurizio Carrara" Il Giornale dell'arte, novembre 2012


domenica 18 novembre 2012

Che cos'è la violenza sulle donne? Zapatos Rojos di Elina Chauvet



Oggi, in occasione della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, a Milano davanti alla Basilica di san Lorenzo sono stati presentati tre interventi artistici di Zapatos Rojos di Elina Chauvet (Chihuahua Mexico, 1959 – vive a Casas Grandes)  all'interno del progetto Con i tuoi occhi.

L'installazione composta da centinaia di scarpe rosse arriva a Milano, per la prima volta in Italia. Realizzata nel 2009 a Ciudad Juárez nello stato del Chihuahua e successivamente in altri stati del Messico e in Texas, l'installazione di scarpe, raccolte tra amiche e conoscenti attraverso il passaparola, rappresenta le donne vittime di violenza in tutto il mondo. Una rete di solidarietà attivata attraverso un'opera d'arte pubblica che l'artista intende sviluppare in tutto il mondo, per dire basta alla violenza contro le donne. Oggi chiunque può unirsi alla rete innescata da Zapatos Rojos portando alle Colonne il proprio paio di scarpe rosse e collocandolo all'interno dell'installazione.




sabato 17 novembre 2012

Consigli di lettura: reti, violenza, lavoro, ricchezza


Punti di vista, racconti di esperienze

sul lavoro che cambia (Ivana Pais, La rete che lavora, Egea)

Storie di lavoratori che nei social network vedono cadere i confini tra i loro ruoli e cercano nuove modalità per rappresentare la propria identità e costruire una reputazione; storie di persone che navigano le reti per cercare lavoro; storie di dipendenti allaricerca di informazioni e occasioni di confronto che vadano oltre iconfini delle loro aziende; storie di professionisti che nei social media costruiscono nuove comunità professionali.

sulla violenza verso le donne che non si placa (Riccardo Iacona, Se questi sono gli uomini, Chiarelettere)

L'incredibile racconto di una tragedia nazionale, che macina lutti e sparge dolore come una vera e propria macchina da guerra. Una guerra che prima di finire sui giornali nasce nelle case, dentro le famiglie, nel posto che dovrebbe essere il più sicuro e il più protetto e invece diventa improvvisamente il più pericoloso. Solo a metà del 2012 sono più di 80 le donne uccise in Italia dai loro compagni. ... Questa è una storia che ci riguarda da vicino, perché ci dice come siamo nel profondo.








sulle diseguaglianza che persiste (Nunzia Penelope, Ricchi e poveri, Ponte alle Grazie)

Un paese ricco, abitato da poveri: questa è l'Italia della crisi. Un paese che dispone di una ricchezza privata da 9000 mld, quasi 5 volte il debito pubblico: ma il debito è di tutti, la ricchezza di pochi. I 10 italiani più ricchi possiedono quanto i 3 milioni più poveri, i primi 20 manager guadagnano quanto 4000 operai, mentre gli stipendi medi sono a un soffio dalla soglia di povertà e mettono a rischio la sopravvivenza anche dei fortunati che hanno ancora un lavoro.