sabato 30 maggio 2009

Il corpo delle donne

Visto il periodo che stiamo attraversando, credo che a tutti gli italiani farebbe bene guardare "Il corpo delle donne", il video di Lorella Zanardo e Marco Malfi Chindemi sull'uso e l'abuso del corpo femminile in TV.
Anche quelli che, come l'autrice (e in questo gruppetto, lo ammetto, mi ci metto anch'io), guardano pochissimo la TV snobbandola come prodotto volgar popolare. Il problema è che questo atteggiamento non permette di rendersi conto di che cosa succede nelle case italiane ogni sera. Proprio per rispondere alla sfida di un amico che le aveva detto "se non guardi la TV, non conosci le donne" l'autrice racconta che lo scorso dicembre ha iniziato a guardare regolarmente per un mese la TV selezionando una serie di immagini.
Il video, infatti, è una carrellata di immagini di volti e corpi manipolati dalla chirurgia plastica per cancellare qualsiasi segno di passaggio del tempo. Una sfilata grottesca di visi liftati, un susseguirsi di donne rifatte chiamate a presenziare solo perchè esteticamente piacevoli, in realtà volgarmente umiliate.
Guardandolo, grazie anche al suo ritmo serrato, si prova quasi pietà per le donne riprese, vulnerabilissime anche sotto kili di silicone e botulino. Ma anche vergogna come donna, angoscia come persona.

L'allarme sulla mercificazione del corpo femminile nei media non è certo una novità ma questo documentario, grazie alla sempre più forte concorrenza imitativa della RAI rispetto a Mediaset e alle recenti prodezze di Belusconi, arriva in un momento in cui la sensibilità generale è altissima, anche tra gli uomini. Andando a leggere i post del blog legato al video (molto visitato anche dall'estero) la denuncia è condivisa ("Non è solo una questione femminile").

"Usiamolo per cambiare le cose", "avviamo una protesta civile" suggerisce l'autrice. Il grande successo del video sul web incoraggiano a pensare che il passaparola sia uno strumento molto efficace.

ps1: il monitoraggio TV continua su Youtube

ps2: la più bella citazione del video? "Lasciamele tutte, ci ho messo una vita a farle" diceva Anna Magnani alla truccatrice che voleva coprirle le rughe.

JobMarathon: bella idea!


Interessante iniziativa di Job24.it, JobTalk e PriceWaterhouseCoopers il 6 giugno a Milano: un reading di brani di romanzi, inchieste, poesie, canzoni che raccontano il lavoro.
Per partecipare basta selezionare un brano che parla di lavoro del proprio «libro del cuore» e salire sul podio per leggere e condividere con gli altri pensieri ed emozioni suscitate dalla pagina scritta.
Per info, anche su Facebook.

Le foto e il resoconto dell'evento.

lunedì 18 maggio 2009

La città dell'imprenditoria femminile

Secondo i dati Unioncamere, nel 2008 sono state create oltre 3 mila le nuove imprese al femminile che vanno ad aggiungersi al milione e 400 mila già esistenti.

Per fornire una guida per le future imprenditrici il dipartimento per le Pari opportunità della Presidenza del Consiglio dei ministri e futuro@lfemminile hanno realizzato il cdrom «La città dell'imprenditoria femminile», un percorso di "città digitale" che consente l'accesso a informazioni di servizio di tipo legislativo, contrattuale, tecnologico, manageriale e culturale. Ogni edificio del business game permette di accedere a diversi contenuti: il Parlamento per le leggi, la City per adempimenti e forme giuridiche.

domenica 10 maggio 2009

"Vorrei un programma tv o un seggio alla Camera"

"La tragedia è duplice. La prima: che alla logica del casting non si sotragga nessuno. La seconda: che si debba discutere se una bella ragazza non possa essere anche intelligente e se ambire alla tv sia un disonore. (...) Il seggio è il regalino del buongiorno-tesoro." (C.D.G, 2maggio).

E' un pò di giorni che discuto tra me e me per capire se scrivere qualcosa sull'argomento: Certo che se ci si mette anche il Times a mettere in prima pagina certe foto...

Letture consigliate sul tema:
- Carlo Arcari su JobTalk, HrCenter / Altro che master, dopo la laurea facciamo un bel provino
- Marianna Rizzini su Il Foglio, Un'Italia a provino di bomba

martedì 5 maggio 2009

L'Expo delle donne: un volano, non una colata di cemento


Evidenziare il punto di vista femminile sull'Expo: questo lo scopo del convegno svoltosi lunedì sul tema "Expo 2015: le donne nutrono il pianeta" organizzato dall'Associazione Fiorella Ghilardotti.
Se finora si è parlato molto di governance e di infrastrutture, è arrivato il momento di concentrarsi su quel "feeding the planet, energy for life" che dovrebbe essere il cuore pulsante dell'evento.

Interessante (o, meglio, dato sconfortante su cui riflettere e intervenire) un'indagine svolta da SWG sul livello di informazione sull'Expo fatta su un campione di 90 donne residenti in provincia di Milano: il 99% ha sentito parlare dell'Expo ma il 73% non ha saputo indicare il tema centrale dell'evento; da una serie di domande si deduce uno scarso coinvolgimento sia delle singole persone che dell'opinione pubblica nel "mondo Expo.

E pensare che quest'evento potrebbe essere un'occasione di protagonismo per le donne (come ha ricordato Emma Bonino, il 2015 sarà l'anno del ventennale della conferenza di Pechino e il decennale del millennium goal. "Perchè non pensare a una Davos al femminile a Milano? Rifiutando ovviamente come la peste il padiglione rosa!").

Temi caldi al centro della discussione di professionisti del settore e politici sono stati l'educazione alimentare nelle scuole e per le famiglie e la valorizzazione della professionalità femminili nel settore alimentare.