sabato 29 novembre 2008

Womenomics & Wikipedia

"Womenomics" non esiste nè nella Wikipedia internazionale nè nella versione italiana. Bisogna provvedere subito a questa mancanza! Adesso mi metto al lavoro...

Passeggiando in libreria

Osservazioni dopo una serie di passeggiate in grandi librerie: i romanzi di "letteratura femminile" (chick lit & dintorni) sono spesso posizionati vicino ai libri di humour.
I saggi sul mondo femminile (che nei paesi anglosassoni chiamano "gender o women's writing") sono accanto allo scaffale che contiene testi su gay, devianze psichiche, killer, ect...
C'è davvero da meditare sulle categorie mentali di chi organizza gli scaffali!
Per un percorso alternativo bisogna farsi un giro monotematico alla libreria di via Dogana a Milano o in via Fiesolana a Firenze...

Cintura rosa

In questi giorni il progetto "Cintura rosa" del Comune di Milano (corso di lezioni teoriche e di arti marziali di base per aiutare il pubblico femminile a potenziare il proprio livello percettivo e cognitivo in relazione alle situazioni di pericolo) organizza una serie di incontri su violenza domestica e stalking, persecuzione "di gran moda" in questi ultimi tempi...

martedì 25 novembre 2008

Giornata internazionale contro la violenza alle donne

Si celebra oggi la “Giornata internazionale contro la violenza alle donne”, una data istituita il 17 dicembre 1999 dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite (risoluzione n° 54/134) in ricordo delle tre sorelle Mirabal, torturate, stuprate e uccise dai servizi segreti militari di Santo Domingo, nel 1960, sotto la dittatura di Trujillo, per aver voluto visitare dei prigionieri politici.

"Occorre fare di più per dare esecuzione alle leggi esistenti e combattere l'impunità: bisogna combattere atteggiamenti e comportamenti che tendono a condonare, tollerare, giustificare o ignorare la violenza commessa contro le donne". E' l'appello del Segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-Moon.

In Italia, secondo l'ultima indagine Istat commissionata lo scorso anno dal Ministero dei diritti e delle pari opportunità del precedente Governo, oltre 14 milioni di donne italiane sono state oggetto di violenza fisica, sessuale o psicologica nella loro vita. La maggior parte di queste violenze arrivano dal partner (come il 69,7% degli stupri) e la grandissima maggioranza (oltre il 90%) non è mai stata denunciata. Solo nel 24,8% dei casi la violenza è stata ad opera di uno sconosciuto, mentre si abbassa l'età media delle vittime: ben un milione e 400mila (il 6,6%del totale) ha subito uno stupro prima dei 16 anni.

La voce del ministero delle pari opportunità

lunedì 24 novembre 2008

YouTube Visionary Award per Rania

YouTube ha incoronato Rania di Giordania per la sua campagna a colpi di video contro i pregiudizi sul mondo arabo. La Regina ha raggiunto oltre 3 milioni di contatti e il 22 novembre è stata premiata a San Francisco con il primo “YouTube Visionary Award” che il celebre sito assegna da quest’anno a chi mette in comune “a livello globale” materiale e proposte per cambiare “in modo positivo la società”.
Rania ha smontato a uno ad uno i pregiudizi “su quella parte del mondo che io chiamo casa": terrorismo islamico, delitti d’onore, diritti delle donne arabe.
“Non è vero che le donne arabe non lavorano" mentre sul video scorrono una serie di dati sulle donne in Parlamento: 7 in Giordania, 30 in Siria, 30 in Algeria, 34 in Marocco, 35 in Sudan.

Il canale su Youtube è anche in italiano! Una chicca: Top 10 while accepting award at YouTube Live

Donne e violenza. Aspettando domani

Sabato a Roma il corteo di 150 mila persone organizzato dalla Rete nazionale di femministe e lesbiche in vista della giornata mondiale contro la violenza sulle donne del 25 novembre.
Nel mirino Carfagna e Gelmini rispettivamente per il ddl sulla prostituzione per il progetto di riforma della scuola.

Secondo lo studio della Casa Internazionale delle Donne di Roma e di Bologna, ogni tre giorni in Italia una donna muore per le violenze subite da un uomo. In particolare, nel 2007, sono 126 le donne uccise a causa delle violenze perpetrate dagli uomini. Tra questi, 44 sono i mariti, 11 i fidanzati o i conviventi, nove gli ex mariti e gli ex fidanzati, 10 i figli e 14 gli sconosciuti.

L'appello di Donna Moderna e il video di Vanessa Incontrada a sostegno del progetto Pangea contro la violenza.
A Roma oggi il PD propone l'incontro "Non da sola. Più prevenzione. Più solidarietà. Più libertà"

Comandare è fottere

Nel suo "Manuale politicamente scorretto per aspiranti carrieristi di successo" il macchiavellico Pier Luigi Celli dedica un capitolo a "Femminile manon troppo (dell'arte della seduzione)".
Ai sui lettori (che immagina evidentemente solo maschi) dice: "Se dovete fa carrera, affrettatevi. Prima che le donne arrivino in forze. Perchè ormai siamo al limite: la valanga rosa è sul punto di approdare dove voi avere prosperato impuenemente per anni. Che sia giusto, è indubitabile. Che faccia piacere, forse non è così scontato, eppure avverrà. E voi vi stupirete di quanta forza metteranno nel presidiare le loro progressive conquiste, fino al punto di espellervi per manifesta inferiorità".
La prima (la più rozza e sconsigliabile secondo l'autore) controffensiva che gli uomini possono mettere in atto è la classica manovra di puntare direttamente ed esclusivamente alla valoriazzazione del fascino della controparte femminile (dimenticandosi o sottovalutando la testa).
La seconda, questa veramene macchiavellica, è mettersi al servizio dellla moglie del capo, ampliando gli spazi della sua espansione e leggittimando, via via, la sua presenza impropria in azienda. "Le più grandi alleate della resistenza alle pari opportunità (che pure ha già in proprio una sua storica base dnella tradizione del paese) sono le mogli/compagne dei capi)".
Se poi una donna arriva al potere, c'è ancora una possibilità per l'uomo: "Anche le donne faranno i loro errori, il più grave dei quali (quasi inevitabile, all'inizio) è quello di comportarsi "al maschile" selezionando il più possonile al femminile. "Si può aspettare fiduciosi. Nella più di una corte femminile risulterà indigesta a chi, donna, sia arrivata al potere. E'2 solo questione di tempo".

giovedì 20 novembre 2008

Estero al femminile

In Francia si contendono la guida del partito socialista Sègoléne Royal (ex candidata alle presidenziali 2007) e Martine Aubry (ex ministro delle 35 ore)
La stampa parla di guerra all'ultimo sangue tra le due dame.

Negli Stati Uniti Hillary Clinton potrebbe diventare Segretario di Stato (seguendo la strada già percorsa da Madeleine Albright e Condoleeza Rice). Valery Jarret, collaboratrice di lunga data di Obama, è stata nomianta senior adviser della Casa Bianca e assitente speciale per le relaizoni pubbliche. Il Sole24Ore di domenica titola la notizia “Per Obama una squadra al femminile”.

Due forme diverse di forzatura della notizia, mi sembra. Si parla però di donne impegnate che trovano un loro spazio e riconoscimento. E questo fa sicuramente piacere.

Men vs women: stereotipi in cartoon

Video del grande Bozzetto. Molto divertente, nonostante - mi si consenta - si vede che è stato fatto da un uomo!

martedì 18 novembre 2008

«Chi paga per i peccati dell’uomo?»

Una donna nuda stesa su un materasso bianco nella posa della crocifissione. Per la giornata mondiale contro la violenza sessuale, il Telefono Donna (e l'agenzia la Arnold WorldWide) ha scelto un'immagine shock che a Milano, però, rischia di restare nei magazzini invece di finire sui pannelli di affissione. L'assessore all'Arredo Urbano del Comune, Maurizio Cadeo, ha infatti annunciato che cercherà in tutti i modi di impedire che il manifesto di Telefono Donna finisca sulle strade.
Si difende Stefania Bartoccetti, presidente di Telefono Donna: «Io sono cattolica praticante. La crocifissione vuole solo essere l’immagine della sofferenza estrema».

Primo dubbio: tentativo di imitare lo stile Toscani?
Secondo dubbio: a essere strumentalizzata è la croce o il corpo femminile?

"Sto studiando per costruire il mio Paese"

Due talebani avevano spruzzato acido sul viso di un gruppo di ragazze afghane per sfigurarle e impedire così loro di andare a scuola. Ma una di loro, seriamente ferita, soprattutto agli occhi, si ribella. Dall'ospedale, la liceale 17enne Shamsia dichiara "ecco il messaggio ai miei nemici: anche se lo rifaranno altre 100 volte, io continuerò i miei studi". Un fatto che si commenta da sè.

giovedì 13 novembre 2008

Macho management

In un recente articolo del Finantial Times dall'illuminante titolo "Icelandic women to clean up ‘male mess’" si racconta il caso di 2 banche islandersi che hanno scelto 2 donne per risollevarsi dalla crisi.
Il quotidiano londinese ha condotto una ricerca su 350 società quotate in borsa rilevando che le manager donne a volte mettono in atto stretegie ancora più aggressive e rischiose degli uomini. "Le donne non sono contrarie ai rischi, li prendono in modo più consapevole" sostiene Susan Vinnicombe, esperta di gestione aziendale.
Michael Edwardes coined the term "macho management" to describe testosterone-driven business cultures which emphasized risk-taking and aggressiveness over stewardship and long-term outlook.

"Rest in peace tank so much"

Onore a mama Africa.
"Diceva: sii vera al 100% e abbi il coraggio di comunicare quello in cui credi, non importa come reagiranno" ricorda Angelique Kidjo, erede naturale della grande cantante

domenica 9 novembre 2008

Le streghe con i tacchi a spillo

Venerdì sera alle Invasioni Barbariche su La7 incontro/scontro tra 2 giornaliste (che, si vede lontano un miglio, come tutte le prime donne, non si stanno tanto simpatiche) per presentare l'ultimo libro della Gruber: "Streghe"
Lilli appare come sempre molto sicura di sè, della sua intelligenza e della sua bellezza. Al limite del fastidio. Si tocca spesso la capigliatura, costruitissima.
Ad un certo punto la telecamera si sofferma su un'inquadratura che riassume l'atmosfera: le scarpe delle 2 giornaliste, entrambe elegantemente nere e dai tacchi vertiginosi, si sfiorano...
La scena mi ha fatto venire in mente un libro di un'autrice americana recentemente tradotto da Corbaccio: "Nemiche. Donne e rivalità: la competizione al femminile" che si propone di spiegare perché le donne trovano irresistibile fare lo sgambetto alle altre donne.

mercoledì 5 novembre 2008

Yes, we can

Applausi all'America che ha promesso di cambiare e ha fatto il primo importante passo! Io, devo ammetterlo, alla corsa delle primarie avevo "votato" per Hilary Clinton ma solo ed esclusivamente perchè donna (che dopo la sconfitta si è data comunque un gran daffare per sostenere Obama).
Un uomo giovane, afroamericano, carismatico e "poeta" come lo ha definito Toni Morrison, è una grandissima scelta. Chapò agli americani!

martedì 4 novembre 2008

Women & Technology

Su LinkedIn è stato aperto un gruppo dedicato a Womentech®, una rete di professionisti attorno agli argomenti di Women & Technologies. Una proposta italiana simile al fortunato "Women in Technology" inglese?

Da segnalare inoltre che il MIT ha recentemente presentato un paperback su "why women are dramatically underrepresented in computer science and what can be done to rectify the situation": J. McGrath Cohoon, William Aspray, Women and Information Technology: Research on Underrepresentation, MIT 2008

“Stelle a destra”

Recentemente proclamata "il volto" del governo e subito dopo definita "calendarista alle pari opportunità" da Paolo Guzzanti, il giorno in cui il Senato iniziava a discutere il suo disegno di legge sulla prostituzione, Mara Carfagna ha presentato insieme a Cossiga e Alemanno il suo libro "Stelle a destra", una galleria di ritratti di politiche di successo.
Il libro, edito da Aliberti, racconta la storia di otto grandi donne di destra che hanno fatto sentire la loro voce su grandi temi - dalla Thatcher alla Dati, dalla Rice alla Livni - "Otto esempi illuminanti, campionesse del conservatorismo contemporaneo" che hanno fatto e stanno facendo la storia della propria patria.
Lo slogan del libro: Le donne ce la fanno. Margaret Thatcher, Yulia Tymoshenko, Angela Merkel, Ayaan Hirsi Ali, Rachida Dati, Condoleezza Rice, Tzipi Livni e Sarah Palin. Ce l’hanno fatta. Hanno infranto il muro del pregiudizio e dimostrato che la leadership al femminile non è una chimera. Che le donne, la politica, la sanno fare bene. In alcuni casi anche meglio.

Io, che cerco di leggere tutto sull'argomento, devo ammettere che dovrò forzarmi un pò per aprire le pagine di questa novità editoriale...